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Il fascino  del Costume di Scanno

Scritto da redazione

Orgoglio, originalità, bellezza, tradizione tra gli aspetti caratterizzanti 

di Maria Pia Silla *

Scanno,1 ottobre– Nel 1908, la scrittrice e antropologa inglese Anne MacDonell così scrisse delle donne di Scanno: “Hanno … un’aria regale e non ho mai visto tante regine tutte insieme, come in questo posto. Esse sono i pilastri del paese e sono pienamente consapevoli del loro valore e della loro importanza nella famiglia.” 

L’Abito muliebre tradizionale di Scanno, non quello antico ma quello arrivato fino a noi, il Costume, immortalato dai più grandi fotografi del mondo, è un patrimonio unico e prezioso da custodire, che consente di mantenere in vita ed esaltare le radici della comunità scannese, fondate sulla pastorizia, lavorazione e colorazione della lana, sartoria, arte orafa, tombolo.

Il Costume di Scanno è riuscito a catalizzare ispirazione artistica, ha prodotto bellezza fino a oggi, ma può essere presente, con intuizione e innovazione, nel futuro. Può vivere attraverso la “rivisitazione” degli elementi che lo caratterizzano affinché non esista solo “nel ricordo del passato”, ma si “ritrovi” nella contemporaneità. Il proposito di salvaguardare il Costume impone che passato e futuro possano convivere in nuove forme, capaci ancora di stupire ed esaltare la grande ricchezza ereditata.

Accanto ai manufatti della tradizione, in cui tecnica e metodi rispettano precisi disciplinari, si ritrovano le capacità reinterpretative dei giovani, che non si pongono limiti nel fare ricorso alla creatività e all’impiego di più aggiornati materiali e delle più sofisticate strumentazioni tecnologiche. 

Le tradizioni svolgono un ruolo fondamentale nella costruzione dei processi identitari tra globalità dei processi di sviluppo e localismo dei radicamenti culturali. Radicamenti che individuano nelle pratiche del folklore, di cui il Costume femminile è parte integrante e rappresentativa, un presidio formidabile di attuazione, di conservazione e di appartenenza comunitaria.

Il Costume di Scanno, indossato ancora con orgoglio da alcune anziane, è famoso in tutto il mondo, tanto da essere oggetto di percorso di proposta di riconoscimento, da parte dell’UNESCO, come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, al fine di garantirne valorizzazione, conoscenza e salvaguardia. E’ stata portata nella seduta del 2 maggio 2022 del Consiglio comunale e approvata all’unanimità dei voti la proposta per il   riconoscimento dell’Abito tradizionale muliebre di Scanno all’interno della Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, da parte dell’UNESCO.

La Fondazione F.A.S.T.I. collabora con il Comune di Scanno per questa iniziativa e soprattutto si impegna a diffondere la conoscenza e la consapevolezza della preziosa eredità culturale incorporata nel Costume e nelle tradizioni ad esso correlate.

A questo scopo la stessa Fondazione, in tutto il suo operato, assume come fondanti i contenuti dei numerosissimi contributi artistici, letterari e storici che riguardano il Costume di Scanno. 

Ad esempio, per realizzare una corretta contestualizzazione dell’uso del Costume, si avvale delle testimonianze contenute nelle opere e fotografie storiche: uomini affiancati alle proprie mogli in abito borghese negli eventi festivi (foto di Escher 1929);bambine vestite in abito da sposa anche in occasione di passeggiate (disegno di Lear 1843 e foto di Hielscher 1925); donne giovani non sposate che indossano abiti nuziali in onore della festa della Madonna del Carmine (foto di Lotz-Bauer 1934), come si può osservare dalle foto qui riportate ed estratte dalla pubblicazione: Di Simone K. (a cura di), Pagliari C. (a cura di) – L’Abito muliebre di Scanno. Il futuro della memoria. Fondazione Pescarabruzzo Ed., Pescara, 2023. 

*Presidente della Fondazione FASTI

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