La senatrice sulmonese Di Girolamo e la Consigliera regionale Alessandrini all’attacco “Marsilio e D’Annuntis mentono sapendo di mentire ai cittadini abruzzesi sui buoni dati del comparto edilizio”. E ancora :”Siamo al paradosso di chi, pur di attribuirsi un merito, è capace di ribaltare la verità dei fatti a proprio uso e consumo”
Sulmona, 5 ottobre La fotografia fornita da Ance Abruzzo fa senza dubbio ben sperare per un settore cardine della nostra economia e che in una regione come la nostra ha un ruolo se possibile ancor più centrale, visti gli importanti lavori di ricostruzione post sisma.Un settore costruzioni che in tempi recenti ha dovuto confrontarsi anche con i troppi cambiamenti normativi che lo hanno interessato.Bene quindi i dati su lavoro e occupazione, segno di una vitalità che non può che essere salutare per nostri territori.
Appare tuttavia paradossale che chi con le sue scelte, a Bruxelles come a Roma, non ha tenuto in alcun conto istanze e esigenze del comparto, si prodighi oggi nell’attribuirsi meriti di certo non suoi.Ci piacerebbe quindi fare una semplice domanda a Marsilio e D’Annuntiis: i dati incoraggianti forniti da Ance Abruzzo sarebbero stati ugualmente positivi senza la spinta propulsiva assicurata dal Pnrr e senza l’effetto booster garantito da una misura come il Superbonus 110?
La risposta è nelle parole dello stesso Ricci, presidente di Ance Abruzzo, secondo il quale, per l’appunto, il settore ha ritrovato linfa vitale proprio grazie a quelle due misure.Marsilio e i suoi sono pieni di presunzione e orgoglio, ma difettano di memoria.
Appare quindi opportuno ricordare al centrodestra regionale alcune date: ottobre e dicembre 2020; febbraio, marzo e aprile 2021. Sono i mesi in cui Fratelli d’Italia, alla Camera e al Senato come al Parlamento europeo, ha votato contro i fondi del Pnrr. Per non parlare dell’atteggiamento tenuto nei confronti del Superbonus, che in campagna elettorale dicevano di voler rendere “strutturale” e che oggi denunciano come il più grande dei mali.Qui sta tutta l’ipocrisia di questo centrodestra. Ma va bene anche questo, l’importante è che l’economia dei nostri territori risenta degli effetti positivi che qualcuno, di certo non loro, è riuscito ad assicurare.
Finito l’entusiasmo dovrebbero però trovare anche il tempo per commentare il definanziamento, da parte del governo, di 600 milioni già stanziati per la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma o il recente svuotamento, per 117 milioni, dei fondi destinati alla manutenzione di ponti e viadotti dell’autostrada A24/A25. Ma questa è un’altra storia, una storia che li vede protagonisti con il loro silenzio, una storia che a Marsilio e sodali non piace raccontare. Si chiama verità, a volte dura da mandare giù. Meglio quindi vantarsi dei risultati di ciò che non si è deciso e voluto.
Anche la Consigliera regionale Erika Alessandrini non risparmia critiche alla Giunta regionale e al suo Presidente e Assessore D’Annuntiis. “Marsilio e D’Annuntis mentono sapendo di mentire ai cittadini abruzzesi sui buoni dati del comparto edilizio. Siamo al paradosso di chi, pur di attribuirsi un merito, è capace di ribaltare la verità dei fatti a proprio uso e consumo”.
“I dati positivi del comparto edilizio del 2023 hanno una sola chiave di lettura e le imprese questo lo sanno: il superbonus 110%. Un intervento che ha permesso di rialzare la testa ad un settore che dalla crisi del 2009 non riusciva a riprendersi e che, invece, anche nel periodo del Covid, grazie al provvedimento del Governo Conte, ha consentito a migliaia di lavoratori della filiera di tornare a lavorare e avere stabilità economica”. “Secondo i dati forniti dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) Abruzzo, nel 2023 gli investimenti nelle costruzioni in Abruzzo sono cresciuti del 5,2%, e nel primo semestre del 2024 si è registrato un ulteriore aumento delle ore lavorate, del numero di lavoratori e delle imprese, con una crescita che supera le medie nazionali. Le ore lavorate sono aumentate da 13.913.727 nel 2023 a 15.212.527 nel primo semestre del 2024, i lavoratori sono passati da 20.453 a 22.669, e la massa salari è aumentata da 149.203.084 a 166.624.794.
“D’Annuntiis e la Giunta regionale del centrodestra decantano risultati ottenuti grazie a una misura che loro stessi hanno demonizzato ed eliminato. È un paradosso che proprio chi ha bloccato il Superbonus 110%, una misura fondamentale per la crescita del nostro settore edilizio, ora si vanti dei benefici che essa ha prodotto. È stata Fratelli d’Italia, con il supporto del centrodestra, a bloccare e a criticare duramente il Superbonus, e ora pretendono di attribuirsi i meriti dei suoi risultati.” “Il centrodestra ha investito tempo ed energia a cancellare i provvedimenti del Governo Conte che avevano permesso all’economia italiana di rialzarsi in un periodo nefasto come quello della pandemia, dal superbonus per l’edilizia privata al PNRR per quella pubblica, sul quale Meloni e Fitto hanno vagheggiato, allungato i tempi e dato incertezza a tutti i Comuni che aspettavano risorse preziose per la riqualificazione urbana, per i trasporti e per gli asili” prosegue la consigliera pentastellata.
Spieghino allora perché a quindici anni dal terremoto de L’Aquila la ricostruzione non è ancora completata. Dicano perché il superbonus 110% è stato cancellato mentre in campagna elettorale la stessa Meloni garantiva che questa risorsa sarebbe stata confermata e potenziata in un territorio sismico che ha grande necessità di mettere in sicurezza tutto il suo patrimonio immobiliare” conclude Alessandrini