Sulmona, 5 ottobre.- Secondo i Comitati cittadini per l’ambiente e da Per il clima Fuori dal fossile “ la centrale turbogas della Metaenergia è entrata in esercizio e continua a funzionare senza che sia mai stata fatta la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), requisito essenziale e propedeutico per ogni successivo passaggio autorizzativo, come l’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) relativa alle emissioni, e l’autorizzazione finale, che in questo caso è stata rilasciata dalla Provincia dell’Aquila”.
Ora, se da un lato è possibile che nel 1992 (quando venne autorizzato il primo impianto della società Fiat Serene Spa) una centrale a gas di taglia di 100 MWt non dovesse essere soggetta a procedure di V.I.A., è però del tutto evidente che l’intervento di totale sostituzione dell’impianto originario proposto ed attuato dalla Metaenergia, dovesse essere oggetto almeno di una procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. Così come è avvenuto per la centrale di compressione della Snam, che è all’incirca della stessa potenza. Tanto più che, nel frattempo, da parte dell’Europa sono state emanate, e recepite dall’Italia, direttive più stringenti in materia di ambiente e tutela della salute, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha introdotto nuovi limiti per le emissioni nocive, specialmente per gli ossidi di azoto (Nox) e il particolato.
“Un punto molto importante dell’esposto è che l’impianto della Metaenergia – ha spiegato Mario Pizzola-non solo non è stato mai sottoposto alla V.I.A. ma non è stato neppure assoggettato alla Valutazione di Incidenza Ambientale (V.inc.A). La centrale è situata a circa due chilometri da due siti Natura 2000 esistenti all’interno del Parco Maiella e tutelati dall’Europa. La normativa vigente stabilisce che tutti gli interventi, anche esterni ai siti, che possono produrre conseguenze all’interno di essi, devono essere soggetti a Valutazione di Incidenza Ambientale. Tra l’altro l’omissione delle procedure di V.I.A. e di V.Inc.A determina anche rilevanti problemi di legittimità dell’A.I.A.”
Nell’occasione è stato Dopo aver riferito anche che nell’esposto si evidenzia che “l’impianto, molto pericoloso in quanto utilizza un elemento altamente esplosivo quale è il gas metano, non risulta che rispetti distanze di sicurezza tali da garantire l’incolumità dei cittadini. La centrale, Infatti, è separata solo da un muro dagli impianti sportivi dell’ex Fiat frequentati da molti ragazzi, ed è situata a poche decine di metri da alcuni grandi esercizi commerciali frequentati quotidianamente da molte persone.
Nella parte finale dell’incontro è stato affrontato l’allarme sui rischi per la salute derivanti da insediamenti insalubri e in particolare da impianti che utilizzano gas metano e “ l’indifferenza della classe politica che ci governa” Rischi che da noi sono amplificati dalle caratteristiche orografiche e microclimatiche della conca peligna dove persiste il fenomeno dell’inversione termica che, unitamente alla scarsa ventilazione, impedisce la dispersione delle sostanze inquinanti le quali, quindi, si immettono nella catena alimentare. L’amministrazione Casini ha spalancato le porte alla Metaenergia disertando tutte le conferenze di servizio decisorie indette per autorizzare la centrale e successivamente l’amministrazione Di Piero” non hanno fatto nulla per difendere il territorio ed i suoi abitanti”