Sulmona,1 Novembre– Ci mancava pure questa storia della nuova governace del Cogesa in una fase così delicata come l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ad avvelenare ulteriormente le acque della politica cittadina. Per carità nessun riferimento alle persone scelte,le conosciamo e sono tutte brave sul piano umano, ma che bisogna mettere alla prova per verificare la capacità di guidare un ente complesso e delicato. Noi ci riferiamo al metodo seguito e agli effetti prodotti.
E questo ci preoccupa piu’ di ogni altra cosa perchè ha indebolito ulteriormente una città ed un territorio che già contava poco o nulla sui tavoli regionali come ha dimostrato la vicenda sanitaria e conterà ancora meno per i mesi che verranno perché ora oltra alla debolezza politica per le divisioni subentra la diffidenza sulle nuove e vecchie intese che fanno capire anche all’osservatore piu’ distratto quello che è successo da queste parti negli ultimi anni.
Aria pesante si respira anche all’interno della Saca ( la società che gestisce il ciclo idrico) e del Consorzio di Bonifica che la Regione ha deciso di commissariare. Non è una bella situazione. Eppure fra pochi mesi bisognerà rinnovare il Consiglio comunale di Sulmona,luogo simbolo della politica per il Centro Abruzzo, che rappresenta uno snodo fondamentale per il futuro del terruitorio.
Mai la città negli ultimi cinquanta anni, si dagli anni d’oro del 1970, aveva vissuto una condizione politica così pesante e delicata anche se lo sfascio irreversibile è iniziato a partire dal 2001 fino ad arrivare ai nostri giorni con il susseguirsi di soluzioni pasticciate e con uomini troppo spesso inadeguati a guidare una città straordinaria come la nostra. Poi l’avvento del civismo e dei ripetuti trasformismi ha fatto il resto favorendo interessi di bottega troppo bassi e tradendo ripetutamente la nostra gente che aveva deciso di investire in fiducia su persone sbagliate
Molte di quelle persone che si sono alimentate alle mammelle della politica per tanti anni sono ancora in circolazione e sognano magari di manovrare ancora le sorti di Palazzo San Francesco. E questo fa capire perché la troppa disattenzione della politica regionale su questo territorio ed il silenzio irritante di tante forze politiche a cominciare da quelle di centrodestra che “ non vedono, non sentono e non parlano”.
Ma Sulmona nei momenti difficili, senza invocare Jamm’ mo, ha saputo sempre reagire e siamo convinti che lo farà anche in questa occasione perché la città è piena di risorse positive con uomini e donne animate da grandi passioni politiche, preparate, che si sono sempre distinte per competenza in grado di onorare la città. E noi siamo con loro perché una “ Un’altra politica è possibile” anche a Sulmona se si vuole. Buona domenica a tutti
Asterix