Sulmona, 25 ottobre– Anche i Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona, con le bandiere e lo striscione No Snam, hanno partecipato alla manifestazione No G7 svoltasi ieri sera a Pescara. All’insegna della parola d’ordine “contro la guerra economica, sociale e militare” un lungo corteo colorato e determinato, rumoroso e festoso nello stesso tempo, in una città blindata da un massiccio schieramento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, ha manifestato per dire no alle politiche guerrafondaie e antisociali dei Paesi del G7, ovvero le sette maggiori potenze del mondo occidentale, il cui incontro si è concluso nella città adriatica. L’iniziativa è stata promossa dal coordinamento No G7 Pescara, formato da dieci promotori e altri 35 aderenti tra associazioni, sindacati e partiti politici.
Alla manifestazione hanno partecipato molte organizzazioni del mondo pacifista ed ecologista, il movimento degli studenti, la Cgil d’Abruzzo e Molise, l’USB e i Cobas., Rifondazione Comunista, l’Alleanza Verdi – Sinistra e il Movimento 5 Stelle, rappresentanti delle comunità migranti, dei palestinesi e dei curdi.
Negli interventi che si sono susseguiti sia durante il corteo che alla sua conclusione, in Piazza Salotto, sono state sottolineate le ragioni della protesta: immediato cessate il fuoco e trattativa per la pace in Ucraina; stop al genocidio a Gaza; per il riconoscimento dei diritti dei popoli a partire dai palestinesi e dai curdi; no alle politiche neocolonialiste dell’Occidente; contro la rapina delle risorse dell’Africa; contro la rapina delle nostre tasse per arricchire la finanza e l’industria bellica; contro l’aumento delle spese militari e per la destinazione delle risorse alla sanità, alla scuola, all’occupazione, alla messa in sicurezza del territorio, al sostegno ai più deboli; per la giustizia sociale e ambientale, per la difesa del clima e una radicale inversione delle politiche energetiche, basta con le fonti fossili, no all’anacronistico “Piano Mattei”, si all’incremento delle fonti pulite e rinnovabili.Il giorno prima il coordinamento No G7 aveva tenuto un contro vertice con la partecipazione di diversi esperti.
Tra essi anche Moni Ovadia, attore, scrittore e attivista dei diritti umani. “Quello che sta accadendo in Medio Oriente è un crimine contro l’umanità – ha detto Ovadia -, Israele avrà sicurezza quando i palestinesi avranno libertà e diritti. E’ questo che pensano tutte le persone che non sono accecate da una visione fascista e fanatica del mondo”.