ROMA- Quanto accaduto in Liguria è “solo l’amara constatazione che, continuando coi veti, Giorgia Meloni governerà dieci anni. Il veto non è una categoria della politica ma un atteggiamento tardoadolescenziale di chi non ha mai fatto gavetta politica”. Lo afferma il leader di Iv, Matteo Renzi, intervistato su La Stampa. “Ci sono solo due alternative: cercare un faticoso compromesso, così come in passato hanno fatto l’Ulivo e poi l’Unione. Oppure continuare a fare le pulci ai potenziali compagni di strada e tenersi la Meloni al governo”, prosegue l’ex premier rivolgendosi poi agli elettori di sinistra “che pensano io non sia abbastanza di sinistra. A loro dico che hanno ragione: io non sono come loro. E sono orgoglioso della mia identità e della mia diversità. Ma senza di me in coalizione non avranno il governo dei marxisti proletari, ma di Fratelli d’Italia. O fai accordi con noi, o ti sorbisci la coalizione di Vannacci e Salvini”.“C’è un pezzo di elettorato, il 2, il 3, il 4 per cento, che riconosce in me una posizione politica. Nel bene o nel male, io rappresento quel di più che sarà poco ma è decisivo”, ricorda quindi Renzi, lanciando una proposta: “Proviamo a fare un accordo su dieci punti di programma. Un contratto alla tedesca, o quello che Prodi chiamava Fabbrica del programma. Si individuano dieci punti e ci impegniamo tutti a realizzarli se andremo al governo”.
C.sinistra: Renzi, ora un contratto in 10 punti per tornare a governare
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