L’Aquila, 11 nov – (Agenzia Nova) – “Esprimo grandissima soddisfazione per la pronuncia del Consiglio di Stato che ha sospeso la delibera assassina della Giunta regionale d’Abruzzo sull’abbattimento di 469 cervi. D’altra parte quando si arriva a immaginare ordinanze di una tale crudelta’ e irrispettose del benessere animale, il minimo che ci si possa aspettare e’ che insorga il mondo animalista e ambientalista, che impugni il provvedimento e che poi siano i tribunali competenti a fermare questa aberrazione”, afferma in una nota Patrizia Prestipino, deputata Pd e Garante per la Tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale.
“Cosi’ gli amministratori abruzzesi non solo perdono credibilita’ presso i cittadini sempre piu’ sensibili ai temi animalisti e ambientalisti, ma anche presso le sedi competenti amministrative, perche’ le loro delibere non sono atti di buon senso ma solo di totale crudelta’ e l’opinione pubblica di fronte a questa barbarie non rimane piu’ indifferente”, conclude
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Non si comprende se la On. Patrizia Prestipino non sia la sorella di Michele Prestipino, perché mi ricordo in Abruzzo lo abbiamo già tenuto, poi, lo abbiamo rispedito alle parti sue. Oppure creda che il primo parco di Roma sia l’Abruzzo, mentre, per estensione Villa Doriana Pamphilj sia soltanto il secondo.
Altrimenti dovrebbe conoscere che dopo il mondo preistorico delle foreste, con l’avvento della civiltà, e di gran lunga preromana, l’Abruzzo è stato sempre descritto, e con grammatica latina, come una continuazione ordinata di vineae et segetes ed altresì attraversato da un ampio scheletro di reti viarie per i più moderni scambi commerciali.
Ora, oggigiorno ed anche con Google maps, è ovvio individuare, anche in Sulmona e nella valle Peligna , stesse ininterrotte direzioni delle ripartizioni agrarie, e senza recinzioni, dovute alle centuriazioni di Sempronio o di Augusto, oppure le opere di irrigazione dei terreni tramite ripetitivi acquedotti con logiche che risalgono all’Editto di Venafro.
Appunto, una economia così antica non sarebbe stata possibile con una massiccia presenza di cervi o di cinghiali, perché è facile comprendere che “mangiano” e giustamente, ma senza lavorare e in concorrenza dell’essere umano che per la sussistenza è divenuto capace di lavorare in agricoltura.
Ora tra le varie utopie che sorgono parallele a quella di trasformare l’Abruzzo in un Jurassik Park vi è anche il nuovo fenomeno del “Depaving” iniziato proprio a Portland, contro la cementificazione delle città e restituire le strade al fango primordiale. Perciò un corrispondente movimento filosofico che nascesse in Abruzzo con la finalità di “Depaving Rome” sarebbe invero opportuno, iniziando a scavare subito sino allo strato originario proprio su Piazza Capo di Ferro dove insiste il Consiglio di Stato con queste idee, ed in più poi ampliaare il lavoro su Piazza del Quirinale almeno quando piove, il Presidente Mattarella lo facciamo rientrare a casa anche con la passarella come a Fontana di Trevi.
Pertanto, e più realmente, l’Abruzzo ha anche prudentemente lavorato la terra, da millenni e con qualsiasi regime, più o meno ambientalista, con umili agricoltori che dovrebbero essere lo stesso rispettati nel continuare a farlo.