Antologia di racconti finalisti del Premio Italia Radici nel mondo 2024
di Sergio Venditti *
SULMONA-Durante la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, a Roma, presso “La Nuvola” (Sala Venere), Domenica 8 dicembre pv. si presenterà il libro: “Sconfinamenti. Antologia dei racconti finalisti “del Premio (Ianieri Edizioni), curato da Giovanna Di Lello e Giuseppe Sommario, presente il Comune di Torricella Peligna (CH), organizzatore del prestigioso “John Fante Festival “, in onore del celebre scrittore americano, dalle radici abruzzesi.
Nell’appassionata Introduzione di Giovanna Di Lello e Giuseppe Sommario si evidenzia il chiaro obiettivo di: “dare voce dunque alle tante radici italiane sparse per il mondo, al modo in cui il tratto italico si è contaminato nei vari contesti di arrivo, a quanto gli autori italiani e italo discendenti abbiano contribuito alla vita culturale e artistica delle nuove patrie, al modo in cui hanno fatto i conti con le radici italiane.
Il Premio è anche un modo per valorizzare scrittori e scrittrici italiani che vivono all’estero, andare alla ricerca di nuovi talenti e magari scoprire un nuovo John Fante, un nuovo Ernesto Sabato, una nuova Helena Barolini “.
La Giuria ha selezionato oltre settanta racconti inediti, provenienti da vari Paesi, dove sono arrivate molte ondate di emigranti italiani ed abruzzesi-molisani, già dalla fine dell’800 e nei primi decenni del “Secolo Breve”, dal Brasile, Argentina, Stati Uniti, Canada, ma anche dal cuore del continente europeo, come la Svizzera, la Francia, il Belgio e il Lussemburgo. In tutti questi Paesi i figli e discendenti abruzzesi hanno raggiunto i vertici delle loro società avanzate, anche a livello istituzionale, con personaggi unici di Presidenti, di Ministri e di Governatori, da John Volpe a Mike Pompeo, Ron De Santis, da Toni Valeri a Thierry Mariani, Elio Di Rupo e Mars Di Bartolomeo, anche nati nella nostra Regione come il Sen. Vincent Massari negli USA, nello Stato del Colorado o Rita De Santis divenuta Ministro in Canada, nel Quebec e Caterina Pastore, campionessa di karate, senatrice in Francia, per il Dipartimento della Mosella.
Durante la Fiera della Piccola e Media Editoria. PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI si presenterà questa “antologia dei racconti finalisti del Premio Radici nel Mondo”, divisa tra gli Otto degli “ITALODISCENDENTI” e I Sette de La “NUOVA EMIGRAZIONE”.
In conclusione, riprendendo la Prefazione di Vito Teti: “La motivazione profonda, culturale, politica, sentimentale, di questa antologia di racconti e di memorie, risultato di un Premio nato dalla collaborazione fra il Festival John Fante e il Piccolo Festival delle Spartenze, è quello di vedere, in questo periodo in cui tutto sembra finire e fuggire, come partenza, radici, nostalgia, sradicamento, spaesamento, appaesamento, ritorno o illusione del ritorno sono vissuti, interiorizzato, raccontati dagli italiani di ultima generazione e dagli italiani di prima generazione, che presentano somiglianze e diversità sorprendenti… Sconfinamenti ci restituisce il complesso viaggio di chi si muove da Qui e Altrove, spaesamento e affermazione di presenza, mondo delle origini e universo delle mescolanze. Sconfinamenti ambisce a restituire storie, vicende, movimenti, delusioni, sconfitte, nostalgie, desiderio di PAESE e di MONDO, attraverso una testimonianza che è ricerca e scrittura letteraria”.
Un esperimento interessante da reiterare, anche dopo questo “Anno delle Radici”, che in verità in Abruzzo non è apparso particolarmente brillante ed originale, per raccontare tutta la sua grande emigrazione storica e l’evoluzione ad oggi, fino alla nuova generazione di “Expats”, giovani, tecnici e laureati, che oramai sono presenti in tutti i continenti, con tenacia, talento e competenza, come prototipi di “cittadini del mondo”. Qui gli esempi da portare sarebbero tanti, dai vari “Melting Pot” attuati non solo nei grandi Paesi della nostra storica emigrazione, ma anche in quelli più lontani e dalle caratteristiche uniche, come la Bolivia, con il pioniere vastese Rocco Colanzi, con i suoi familiari divisi tra la presenza nello stesso CRAM ed il talento letterario della più giovane Liliana, scrittrice ed editore di successo in Sudamerica, che è Accademica negli USA, presso l’Università di Cornell, ad Ithaca. Liliana Colanzi alimenta tra gli altri il dibattito colto, ma originale e fantastico sulle nuove frontiere della letteratura latina, che in una recente intervista alla BBC ha affermato: “Il tempo ha qualcosa di mostruoso. Ci trasforma e deforma al punto che molte volte non ci riconosciamo nemmeno”.
- giornalista