Home Politica Crisi Magneti Marelli: Bianchi (DS) “ Fare presto”

Crisi Magneti Marelli: Bianchi (DS) “ Fare presto”

Scritto da redazione

“per evitare di fare uscire i buoi dalla stalla la strategia vincente risiede nel metodo”.

Elisabetta Bianchi (DS)

Sulmona,10 dicembre- In considerazione del pesante coinvolgimento pregiudizievole sull’indotto occupazionale, occorre che senza indugio il Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero in vista della seduta di consiglio comunale del 20 dicembre prossimo (annunciata aperta, tra l’altro, anche ai parlamentari ed ai rappresentanti regionali) serri le fila della politica e promuova l’attuazione delle misure previste dalla procedura di area di crisi complessa per Sulmona presentando ufficialmente dati numerici ben definiti quali il reddito medio pro capite, il rapporto PIL locale, il tasso di disoccupazione e di mortalità imprenditoriale. Lo scrive oggi in una nota Elisabetta Bianchi del Movimento Direzione Sulmona

 “Sulla base di queste coordinate – spiega Bianchi- è importante ottenere la concorde armonia istituzionale per consentire alla Regione di richiedere lo stato di crisi cosicché si possano individuare le necessarie modalità di intervento ed  accedere alle conseguenti risorse che potranno essere allocate all’esito dell’accordo di programma tra il Mimit e la Regione Abruzzo. È utile ricordare che già nel 2016 Sulmona ed altri comuni della Valle Peligna vennero individuate da Regione Abruzzo come area di crisi non complessa per la riqualificazione produttiva delle piccole e medie imprese di aree di crisi industriale con l’applicazione, in particolare, di interventi nei casi di situazioni di crisi industriali diverse da quelle complesse che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati e sull’occupazione.

Non sono a noi noti i dati di sviluppo relativi a questa misura ma oggi la crisi di Stellantis – conclude. Bianchi– rischia di travolgere la nostra realtà ed occorre mettere in campo ogni strumento previsto dalla legge per ammortizzare le negative ricadute sul tessuto socio-economico della Valle Peligna con una strategia chiara, decisa, lineare ed unitaria.

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