Home Politica  A proposito della strage di piante di ulivo a Case Pente

 A proposito della strage di piante di ulivo a Case Pente

Scritto da redazione

Non accenna a placarsi la polemica fra gli ambientalisti locali e la Snam a proposito  del taglio degli ulivi  che insistono sull’area della centrale di Case Pente “sono poco più di 60 dice la Snam ( mentre per gli ambientalisti 317) . Non sono, inoltre, destinati all’abbattimento -aggiunge- bensì solo all’espianto e al successivo reimpianto, il tutto secondo autorizzazione rilasciata dall’ente preposto (Regione Abruzzo, Dipartimento Agricoltura)”. E’ così ?

di Mario Pizzola*

Sulmona,18 dicembre- La Snam ha diramato un comunicato con cui sostiene che nessun albero di ulivo è stato abbattuto nell’area di Case Pente, dove sono iniziati i lavori per la costruzione della centrale di compressione. Secondo la multinazionale del gas- scrive Pizzola- poco più di 60 alberi sarebbero stati non tagliati ma espiantati per poi essere reimpiantati. Ma non dice dove e quando sarebbero stati ricollocati, e non fornisce nessuna prova di quanto afferma.

Noi invece le prove le abbiamo: è l’autorizzazione della Regione all’abbattimento di 317 alberi di ulivo, così come richiesto da Snam, e sono le foto di numerosi alberi abbattuti nella fascia prospiciente il cantiere della centrale, dove dovrebbero essere interrati i 4 tubi si collegamento ai 2 metanodotti che vengono da sud. 

Con atto del 15 marzo 2024 (protocollo n. R.A. 114662/2024) Il Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo ha autorizzato la Snam ad abbattere 317 alberi di ulivo nel Comune di Sulmona al foglio 57, in relazione al progetto denominato “Centrale di compressione gas di Sulmona e quattro linee di collegamento alle rete Snam esistente”. 

Alla nostra domanda sul perché sia stato autorizzato l’abbattimento e non l’espianto la Regione così scrive: “In merito alla possibilità di effettuare l’espianto ed il successivo reimpianto degli alberi di olivo in luogo dell’abbattimento si precisa quanto segue: la richiesta di autorizzazione riguarda l’abbattimento e non l’espianto delle piante di olivo con il successivo reimpianto”. 

In una lettera indirizzata alla stessa Snam- prosegue la nota– la Regione evidenzia “che la richiesta autorizzativa presentata dalla Snam concerneva il rilascio dell’autorizzazione all’abbattimento delle piante di olivo e che nella medesima richiesta nonché nella documentazione allegata non era presente alcun riferimento all’operazione di espianto”.

La Snam vuole forse smentire anche l’autorizzazione regionale che la società stessa ha richiesto? O intende forse sostenere che le foto che attestano il taglio – e non l’espianto – di decine di alberi di ulivo di fronte al cantiere di Case Pente sono false?

Ad ogni buon conto si allegano gli atti regionali relativi all’autorizzazione e le foto che documentano il “deserto” realizzato a Case Pente dalle motoseghe e dalle ruspe della Snam.

* p.coordinamento Per il clima Fuori dal Fossile

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