Sulmona,20 dicembre- La notizia secondo cui il Ministero della Giustizia starebbe verificando la fattibilità dell’installazione di sistemi jammer (disturbatori di frequenze) per schermare il carcere di Sulmona e impedire quindi l’utilizzo di telefoni cellulari è di quelle che fa ben sperare.
Lo scorso mese di novembre ho presentato un’interrogazione urgente al ministro proprio per chiedere di procedere in tal senso. Quella del carcere Sulmona è questione ben nota e più volte denunciata dalla sottoscritta: carenze di organico; polizia penitenziaria che subisce violente aggressioni da parte di detenuti estremamente pericolosi e costretta a turni massacranti, in condizioni di lavoro al limite; detenuti che riescono a far circolare droga e telefoni, e quindi a comunicare tra di loro e con l’esterno, con estrema facilità.
Intervenire è d’obbligo ed esprimo soddisfazione per quello che sembra essere un primo importante passo nella giusta direzione. Bene quindi l’introduzione di jammer, restano tuttavia da sciogliere i nodi relativi alla carenza di organico e alle continue e violente aggressioni a carico della polizia penitenziaria. Per tali motivi, nel testo depositato poche settimane fa, ho richiesto anche il rigoroso rispetto della circolare del Dipartimento per l’amministrazione Penitenziaria del 22 luglio 2020, n. 3689/6139, con particolare riferimento al trasferimento in altra struttura dei detenuti particolarmente facinorosi. Così in una nota la senatrice Gabriella Di Girolamo.