Home Attualità ‘Università D’Annunzio ha inaugurato il “Caffè Letterario” a Pescara con il seminario “La Metamorfosi del Mondo”.

‘Università D’Annunzio ha inaugurato il “Caffè Letterario” a Pescara con il seminario “La Metamorfosi del Mondo”.

Scritto da redazione

 di Giovanni Pizzocchia *

Sulmona, 18 gennaio- “Andate e diffondete il verbo”, potrebbe essere la mission dei docenti dell’Università degli Studi D’Annunzio, Chieti-Pescara, per aiutare a crescere culturalmente chi ha voglia di partecipare, in modo gratuito, per essere più preparato ad affrontare le “Metamorfosi del Mondo“, titolo del Seminario, programmato in cinque incontri presso il “Bistrot Riviera” di Pescara.

È il prof. Andrea Pitasi, bolognese, autore di numerose pubblicazioni, docente di sociologia giuridica e di analisi delle decisioni giuridiche, politiche e sociali dell’Unione Europea, nei CdL di Scienze Sociali a Chieti e di Economia a Pescara, direttore scientifico del Seminario. 

In un incontro al bar, anni fa, egli definì il tratto di Pescara, che va dalla stazione ferroviaria fino alla riviera con gli esercizi commerciali e la passeggiata: “L’ombelico d’Abruzzo”. Non a caso e lì “In fondo al viale in quel Caffè…”, ricordando un brano musicale dei Gens del ’68, a fronte della Riviera adriatica, che ha coinvolto l’Ateneo, i suoi colleghi, studiosi, suoi discenti e studenti, amici ma anche gente comune di buona volontà e di ogni dove, sensibile o curiosa alle tematiche di cui si tratta nel Seminario.

I temi non sono barbosi ma estremamente attuali, interessanti e coinvolgenti. Grazie soprattutto alla professionalità ed alla capacità dei docenti, che riescono ad allargare gli orizzonti della conoscenza in modo interattivo, rendendo gli incontri piacevoli e assolutamente non noiosi.

Giovedì 16 gennaio si è inaugurato il seminario con il professor Davide Pietrone, veneto, psicologo comportamentista, del lavoro e delle organizzazioni, professore associato dal 2019 presso il Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”, coautore del libro “La Negoziazione’ Psicologia della trattativa: come trasformare un conflitto in opportunità di sviluppo personale, organizzativo e sociale” Cortina Editore.che ha trattato il tema “Fiducia e Benessere sociale”.

Una full immersion, in un’ala del locale fra profumi di dolci e caffè, focalizzata a rendere l’idea di come sia fondamentale prevenire i conflitti in tutti gli ambiti.

Un tema attualissimo, per vivere bene insieme. In sintesi, oltre ai concetti teorici, ci sono state delle esercitazioni pratiche in modo ludico, dimostrative, guidate dal formatore, che hanno fatto “toccare con mano” quanto l’uomo sia individualista ma la differenza è nel discernere: fra “essere ottusi o illuminati”. 

Alla fine risulta chiaro come sia la cooperazione ad essere risolutiva nel premiare tutti, creando convivenza pacifica e benessere.

Sono corsi che dovrebbero essere “obbligatori per i leader mondiali, i decisori delle sorti dei popoli e con esame finale”, come già qualche autore avrebbe suggerito…

Il calendario proseguirà per altri quattro giovedì, dalle 17,00 alle 19,30:

– 30 gennaio, Tiziana Pietrangelo, “Un menù di lunga vita tra globale e locale”

– 13 febbraio, Massimo Angrilli, “La città è più ecologica della campagna?”

– 27 febbraio, Cecilia Serafini, Harlém il ballo oltre le barriere sociali: dallo swing al voguing

– 13 marzo, Elisabetta Di Mauro, “Donne e potere dall’antica Grecia ad oggi”.

Come ha già ricordato il prof. Pitasi con un video sui social, dove è attiva una pagina, i “Caffè Letterari” sono nati nel nord Europa con l’illuminismo e si son diffusi fra il ‘700 e l’800, da Parigi, Berlino, Vienna, dove studiosi, letterati, uomini di scienza e del mondo produttivo si incontravano per dialogare e arricchirsi nella conoscenza reciproca.

Come sarebbe stato entusiasta D’Annunzio, il vate, nel sapere come l’Università, a lui intitolata, abbia già aiutato a crescere culturalmente “i suoi pastori” ed ora è sempre più innovativa. 

Lui, un antesignano nel “Cenacolo”, del convento di Francavilla, con Michetti e gli artisti, letterati, intellettuali del suo tempo: “Pepe, Barbella, Tosti, Scarfoglio, Serao, Cascella,Von Gloeden, Ferraguti…”. Era la fine dell’800 e non tutta la popolazione sapeva “leggere, scrivere e far di conto”.

La metamorfosi è sempre in atto e le Università escono dal Palazzo, affinché il bar non sia più solo “dello sport” ma anche “Caffè letterario”.

*Giovanni Pizzocchia (giornalista pubblicista, sociologo)

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