E’ l’appello lanciato dal Comitato genitori “Siamo parte del mondo”
Castelvecchio Subequo, 23 gennaio- “Le piccole scuole non vengano lasciate sole”. E’ l’appello che il Comitato genitori “Siamo parte del mondo” di Castelvecchio Subequo rivolge agli organismi scolastici e ai rappresentanti istituzionali per fronteggiare al meglio la carenza di iscrizioni nei piccoli plessi di montagna.
In questi giorni in cui i genitori sono impegnati nella scelta delle scuole per i propri figli, le piccole scuole sembrano essere tanti mondi a parte. Quella delle iscrizioni nei plessi minori è una corsa all’incontrario per far quadrare i numeri, per capire se gli iscritti permetteranno di formare classi o evitare le pluriclassi.
Eppure, le scuole di montagna e delle cosiddette aree in terne vanno difese e sostenute, perché equivale a difendere i territori dove esse si trovano. Infatti, spesso si tratta di plessi scolastici dove, al numero ridotto degli studenti, si aggiungono l’isolamento, la difficoltà di accesso ai servizi essenziali e soprattutto il progressivo spopolamento dei contesti in cui sorgono. Ecco che sostenere le piccole scuole significa sostenere e dare una prospettiva di futuro ai territori e alle loro comunità abitative. Togliere o indebolire la scuola in un territorio sofferente, come quello della Valle Subequana e di tante altre aree interne d’Abruzzo, equivale a destinarlo all’abbandono e alla marginalità, a compromettere le sue capacità di sviluppo, a costringere le famiglie giovani a trovare altre soluzioni abitative.
La salvaguardia delle piccole scuole, in quanto presidi culturali ed educativi, è lo strumento più efficace per contrastare lo spopolamento delle aree interne.
Come ben dice il Manifesto delle Piccole Scuole di Indire, “questi territori sono comunità di memoria, custodi di un patrimonio di storia, arte, tradizioni spesso unico e profondo, di tesori ambientali di grande valore”.
Le scuole di montagna sono in realtà mondi unici e straordinari di innovazione didattica, grazie ad un apprendimento responsabile, inclusivo e cooperativo.
E’ una risorsa invidiabile quella delle piccole scuole di dialogare con un territorio che conserva la propria identità storica e culturale. Questa alleanza, insieme al ridotto numero degli alunni, permette una capacità di innovazione e una qualità degli apprendimenti impensabili nelle scuole dei grandi centri.
A prova dello straordinario livello d’istruzione delle piccole scuole è da citare il grande risultato ottenuto a maggio scorso dal plesso di Castelvecchio Subequo che ha piazzato ai primi 10 posti delle Olimpiadi della Matematica a Bari ben 8 dei suoi studenti tra primaria e medie tra migliaia di alunni arrivati da tutta Italia.
Metteremo tutto il nostro impegno affinché questo potenziale nelle scuole della Valle Subequana non sia disperso. Per questo chiediamo ai genitori di questi territori di iscrivere i loro figli nelle piccole scuole dei loro paesi, dove ci sono; chiediamo che gli organismi scolastici, con i dirigenti in testa, lavorino con insegnanti, genitori e sindaci per garantire al meglio il diritto di avere un’istruzione di qualità nei piccoli plessi ; chiediamo che i rappresentanti comunali e regionali ascoltino e vengano incontro alle istanze dei genitori e soprattutto dei loro giovanissimi cittadini, che chiedono solo di poter costruire al meglio il loro futuro nei territori dove abitano.