Domani, domenica 2 febbraio 2025 – ore 17.30, al Teatro Caniglia
Sulmona, 1 febbraio- Torna in Abruzzo il concerto spettacolo di Maurizio Vandelli dedicato a Lucio Battisti. Questa volta sarà a Sulmona per la stagione della Camerata Musicale: domenica 2 febbraio al Teatro Caniglia l’omaggio a uno dei più grandi cantautori che hanno segnato la storia della canzone italiana, un artista che ha emozionato e unito le generazioni degli ultimi decenni.
Maurizio Vandelli, tra quelli che sono stati i suoi più grandi amici, ha voluto rendergli omaggio per gli 80 anni che Lucio non ha mai compiuto,con un libro/cd e uno spettacolo originale e coinvolgente. Due ore di grande impatto sonoro con musica dal vivo “ri-sonorizzata e “ri-arrangiata” per essere in linea con il miglior “sound” attuale ma che, nel riproporre straordinari e indimenticabili brani, senza stravolgimenti e mantenendoli intatti, rispetta le caratteristiche della “memoria popolare”.
Accompagnato alle tastiere da Alessio Saglia, alla batteria da David Casaril, Giammarco Bassi e Claudio Beccaceci alla chitarra e al basso Massimiliano Gens Gentilini, Vandelli fa rivivere al pubblico le più belle canzoni della coppia Mogol-Battisti. Rinascono così celebri successi: Mi Ritorni In Mente, Emozioni, Dieci ragazze, 7 e 40, Giardini Di Marzo, Il Mio Canto Libero, Amarsi Un Po’, Perché No, Fiori Rosa Fiori Di Pesco, Non è Francesca, La Canzone Del Sole, Un’avventura, Umanamente uomo: il sogno, Con Il Nastro Rosa, Io Vivrò senza te, Il Tempo di morire, Pensieri E Parole e anche i brani più popolari dell’Equipe 84 che nel 1967 portò al primo posto in classifica 29 settembre, il primo strepitoso successo composto da Lucio Battisti e che, insieme ad altri brani hanno guidato le hit parade per anni.
Al centro del palco due pedane per i musicisti e un maxi-schermo grazie al quale Vandelli duetta virtualmente con altri grandi artisti ospiti (Dodi Battaglia Il tempo di morire, Fausto Leali Pensieri e parole , Donatella Rettore Il mio canto libero, Shel Shapiro Io vivrò). E infine, sempre dal maxi schermo, scorrono su video-clip i testi delle canzoni che hanno fatto la storia d’Italia, quasi in un gigantesco Karaoke con musica“live”per cantare ed emozionarsi tutti insieme, con capolavori indimenticabili!
Maurizio Vandelli (Modena, 30 marzo 1944) detto il Principe, è uno dei membri storici e voce leader del gruppo Equipe 84. Si forma artisticamente in anni in cui il fermento musicale internazionale è segnato dalla musica beat e dalla musica pop. Inizia ad esibirsi con l’amico Victor Sogliani nei locali della costa romagnola e marchigiana. Lasciati gli studi incide un primo disco e riesce a proporsi per un impegno di alcuni mesi in Spagna. Tornato in Italia è invitato al Vigorelli di Milano dove si presenta con il gruppo composto da Victor Sogliani, Franco Ceccarelli, Alfio Cantarella, che diventerà poi l’Equipe 84, formazione nata dalle ceneri dei Giovani Leoni (sempre di Vandelli e Ceccarelli con Claudio Dotti e Luigi Simonini). l’Equipe 84 nasce a Modena nel 1963. E’ del 1964 il primo 45 giri con il brano Papà e mammàe Quel che ti ho dato. Il vero successo però arriva con Io ho in mente te nel 1966. Nello stesso anno Lucio Battisti propone a Vandelli la canzone 29 Settembre che sarà poi il suo primo successo.
Nel 1969 l’Equipe 84 incide Tutta mia la città. Nei sette album incisi dal gruppo tra il 1965 e il 1977, Vandelli è il cantante solista.
Tra le storiche hit di Vandelli, da Nel cuore nell’anima a Un angelo blu, Tutta mia la città, fino ai successi prodotti per i Dik Dik, come Io mi fermo qui, L’isola di Wight, Viaggio di un poeta. Nella sua carriera ha anche collaborato alla produzione di LP per molti altri artisti tra cui Albano e Romina, Gigliola Cinquetti, Peppino di Capri, Ricchi e Poveri.
Considerato tra i maggiori cantautori, interpreti e compositori del Novecento in Italia, Battisti è stato uno dei massimi innovatori nel campo della musica leggera e del pop italiano, che contaminò con molte tendenze del panorama angloamericano tra cui il pop elettronico, il funk, la disco-music e il rock.
Apprezzato anche come chitarrista, arrangiatore e cantante, l’espressività ed insieme l’emotività della sua voce, pur esponendolo a diverse critiche, contribuì a determinare il suo successo. Lui stesso sosteneva di privilegiare l’emozione alla tecnica vocale.
Musicista polistrumentista autodidatta, per i testi si affidò quasi sempre ai parolieri, ma il suo momento più alto coincide con la lunga collaborazione con Mogol, che costruì quella che è rimasta l’ immagine dell’artista, interprete della vita e dei sentimenti comuni, e che ha segnato in Italia un’epoca musicale e di costume.
Schivo nel rapporto con il pubblico e i media, dalla prima metà degli anni settanta Battisti si ritira dalle scene e sempre più dai media fino ad una sparizione totale.
Nell’ultima fase creativa, con il Pasquale Panella, più adatto alle sue esigenze di sperimentazione, Battisti dà vita a una nuova stagione sonora con testi criptici fino al non-sens. Nell’arco della sua carriera ha composto anche per altri artisti italiani e internazionali come Gene Pitney, gli Hollies e Paul Anka. Di lui restano 20 album incisi in studio e 25 milioni di dischi venduti.