Il consulente Puzone dello studio A&S Partners: “Contatti con potenziali soci industriali e finanziari, ma siamo in grado di procedere in autonomia”
Sulmona, 3 febbraio- Il Gruppo Tronca è l’incontro della tradizione con la modernità. Del resto, non sono tante le aziende familiari, in Abruzzo come in Italia, giunte con successo alla quarta generazione: Domenico Tronca fondò l’azienda nel 1955, il figlio Ugo e, poi, il nipote Domenico la consolidarono nei decenni successivi, e ora è il momento di Ugo e Mattia, i figli di Domenico e Catia Buratto.
Il Gruppo Tronca, che controlla Umt srl, è leader nel settore delle coltivazioni delle cave e lavorazione di inerti e dal 1955 recita un ruolo di primo piano nell’articolata filiera delle costruzioni e dei lavori stradali. Il 2025 si apre sotto i migliori auspici perché, dopo tanti passaggi burocratici, sta per prendere il via la coltivazione della cava di Ofena (Aq), che si aggiungerà all’impianto di estrazione di Popoli (Pe).
Il Gruppo Tronca, inoltre, si è appena dotato di un nuovo logo, il restyling è stato curato da Marco Camplone, e si appresta a mettere in rete il sito internet. Il tutto rientra in una precisa strategia di comunicazione e marketing, che è il biglietto da visita della quarta generazione, Ugo e Mattia, ben coadiuvata da mamma Catia e papà Domenico, quest’ultimo già presidente della Confapi Chieti-Pescara e del Consorzio Polo dell’edilizia.
La riorganizzazione dell’ultimo anno, l’impianto finanziario e il piano industriale strategico quinquennale sono stati elaborati dal consulente d’impresa Enzo Puzone dello studio pescarese A&S Partners.
“Il Gruppo ha avviato una nuova fase di espansione”, spiega Puzone a nome del Gruppo Tronca. “Ci sono contatti bene avviati con potenziali partner industriali e finanziari, tanto che potrebbero esserci importanti sviluppi nel breve tempo, ma il Gruppo è in grado di procedere anche in autonomia perché ha un apparato tecnologico di alto livello, con un parco di automezzi e infrastrutture stimabile in 15 milioni di euro, maestranze qualificate e un invidiabile know how maturato in 70 anni di attività. Puntiamo a superare i 10 milioni di fatturato ben prima della scadenza del piano quinquennale”.