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Unioni Comuni Montani, Berardinetti (Uncem): subito una legge per dare forza ai Comuni e ai servizi per i cittadini

Scritto da redazione

Sulmona, 8 febbraio-Subito una legge sulle Unioni montane dei Comuni per rendere la normativa più efficace e aderente alle reali necessità dei territori. È questo l’appello che il direttivo dell’Uncem Abruzzo, guidato dal presidente Lorenzo Berardinetti, ha rivolto all’assessore regionale, Roberto Santangelo, nell’ambito di un incontro durante il quale sono state discusse le principali problematiche delle aree interne, con particolare attenzione alle esigenze dei territori. 

Complessivamente le Unioni dei Comuni in Abruzzo coinvolgono una popolazione totale di circa 263.000 abitanti, distribuiti in 81 comuni. Coprono circa il 20% della popolazione regionale e vanno a intervenire su quelle aree interne spesso carenti di servizi. Devono avere il “montano” nel loro nome, forma e sostanza: la montagna al centro come scrive l’articolo 44 della Costituzione. Unioni montane di Comuni che sono Comuni in dialogo e relazione con le aree urbane, con le città più attente a relazioni e sfide dei territori appenninici. Appennino che fa un passo avanti nella coesione, dalla Liguria alla Calabria. L’Abruzzo favorisca questo percorso di “corpo-appenninico”.

Durante il confronto con l’assessore sono state analizzate da parte del direttivo Uncem Abruzzo le criticità che riguardano le Unioni dei Comuni, concordando sulla necessità di una collaborazione per la stesura di una legge che possa rispondere concretamente alle esigenze dei territori montani e garantire certezze alle amministrazioni locali. Il lavoro insieme tra Comuni è complesso e va favorito con leggi ad hoc, strumentazione adeguata e formazione.

Nel confronto è stata anche presa in esame la legge Calderoli sulla montagna, ritenuta un provvedimento cruciale per i Comuni montani. A tal proposito, il presidente Berardinetti ha avanzato proposte di miglioramento per rendere la normativa più efficace e aderente alle reali necessità dei territori.

“Le Unioni montane di Comuni rappresentano dei validi strumenti e soprattutto degli importanti punti di riferimento per amministratori e residenti delle aree appenniniche dell’Abruzzo”, ha affermato Berardinetti, “rappresentano una risorsa fondamentale per il nostro territorio, ma è necessario rafforzarle con una legge più strutturata e funzionale. Servono strumenti normativi e finanziari adeguati affinché queste realtà possano davvero garantire servizi efficienti ai cittadini e contrastare lo spopolamento delle aree interne.
Proponiamo innanzitutto un sistema di incentivi economici, con fondi dedicati alle Unioni montane che dimostrano di ottimizzare risorse e migliorare i servizi. Devono avere strumenti per creare sviluppo sociale ed economico. Siamo centrali in questo. È fondamentale anche una revisione delle competenze, affinché le Unioni possano gestire in modo unitario trasporti, sanità territoriale, scuole e sviluppo economico.
Chiediamo inoltre una semplificazione burocratica, eliminando vincoli amministrativi che rallentano i processi decisionali. Un altro punto essenziale è il potenziamento della digitalizzazione, con la creazione di sportelli unici per i cittadini e piattaforme comuni per la gestione dei servizi pubblici. Infine, è necessario un maggiore coinvolgimento dei sindaci e delle comunità locali, affinché le Unioni montane di Comuni diventino un vero strumento di coesione e crescita per l’Abruzzo. 

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