Home Prima Pagina La politica sulmonese recuperi credibilità

La politica sulmonese recuperi credibilità

Scritto da redazione

Con programmi e protagonisti per le sfide che l’attendono.Il sindaco non sia solo un uomo al comando-

di Sergio Venditti *

Sulmona,9 febbraio-Una vera campagna elettorale deve sempre anteporre una diffusa fase di ascolto di tutta la Città, senza dimenticare sia il centro che le periferie, con la popolazione e la sua stessa storia culturale, sociale ed economica rappresentata dal  tessuto associativo. Questo perché il rischio concreto è che gli auspicati programmi dei partiti e delle liste civiche  la diano quasi come scontata o peggio datata, riprendendo un quadro che poi negli ultimi anni e’ molto mutato, non certo in meglio.

 Cosi tutti i principali indici statistici, qui già richiamati,sono un sonoro campanello d’allarme, di una tendenza al declino della Città,in primis demografico,che deve essere assolutamente e rapidamente invertito. 

Per questo urgono analisi generali,ma anche progetti concreti, che siano proiettati verso il futuro,con segnali e ricadute sulla indebolita società sulmonese, che ha bisogno di una cura energica per uscire dalla crisi. Quest’ultima è stata aggravata da quella generale nazionale e regionale, fin qui trainata nel PIL, più dai grandi gruppi industriali e delle multinazionali straniere, compreso il loro essenziale indotto locale, non solo nel grande polo dell’Automotive della Val di Sangro, ma anche dei microprocessori di Avezzano e della stessa Marelli, nell’area industriale peligna.

 Sempre l’economista Aldo Ronci, ne ha lucidamente tracciato l’eredità lasciataci dagli ultimi anni, che mostra un “Sistema Abruzzo“, che tende a galleggiare,senza fin qui avere lo sprint economico necessario: Il Rapporto Svimez 2024,lo tratteggia sì con un Pil del 2023 pari al + 1,2%,ma che l’esperto sulmonese, già ripreso da questo giornale, ha scritto:”La nostra economia ha più ombre che luci, con il suo PIL, relativo all’esportazioni, che negli ultimi anni e’ cresciuto della metà(+14,9%),rispetto a quello nazionale (+34,6%)”, con  la concentrazione dei fatturati delle grandi, più che delle PMI, collegate ad esse come subfornitori locali.

 “Quindi più che restare alla finestra e aspettare-conclude l’analista – occorre intervenire con politiche mirate e di sostegno sul sistema produttivo abruzzese, in questa fase di grandi trasformazioni”

Ed in particolare il focus sulla Valle Peligna deve  ancor più recuperare il “Gap” accumulato negli ultimi decenni, con maggiori investimenti pubblici per modernizzare infrastrutture e servizi avanzati, (specie con il PNRR), capaci non solo di inserire l’intero territorio stabilmente nelle reti strategiche nazionali ed internazionali, ma altresì di fare da volano per le imprese private, specie le più fragili PMI e così reggere meglio le tempeste della concorrenza globale. Quindi è necessaria una migliore sinergia tra investimenti pubblici ai vari livelli, concentrando le risorse nei settori centrali, senza disperderle, favorendo e rafforzando le filiere produttive locali e mantenendo gli insediamenti storici, non con  la loro ridotta occupazione. In tal senso, raccogliendo le migliori idee e risorse umane, a partire dai tanti talenti giovanili costretti ora ad essere solo degli “expats“, in un’economia ormai in cui la partita si gioca con le chiavi del”glocal“, preservando le preziose vocazioni del territorio, ma facendo rete tra tradizione ed innovazione.

 Cosi vanno colte tutte le iniziative formative, in ultimo con il “Bio-Distretto Valle Peligna – Sirente Velino”, elaborato dall’I.I.S. “A.Serpieri”, insieme agli altri poli di alta formazione universitaria e della stessa regione, in settori cruciali come l’agricoltura di qualità, le telecomunicazioni e la protezione civile,oltre l’ asse cruciale del patrimonio storico ed architettonico della Città,con il turismo culturale, ambientale e religioso, proprio in questo “Anno Giubilare”,in cui la stessa “Giostra Cavalleresca” può ancor più rappresentare un formidabile “testimonial”, per i mercati internazionali, incentivando lo stesso “Parco Letterario Ovidio“. 

Solo questo vasto orizzonte, con un approccio aperto ed inclusivo, affiancato da strategie concrete e metodi manageriali si potrà,nel tempo, riprendere la strada della crescita e dello sviluppo dell’intera Valle Peligna. Questa terra antichissima ha tanti talenti dispersi nel mondoche si possono però coinvolgere anche a distanza, mettendo a frutto le loro pregevoli esperienze e relazioni.  Dal Canada con l’On. Maurizio Bevilacqua, già ministro e sindaco di Vaughan, in Ontario, insieme al suo collega Toni Valeri, già Ministro ed ora Vice Presidente della multinazionale dell’acciaio “ArcelorMittal Dofasco”

E fino alla lontana Australia, con la sua operosa  comunità,dove un altro oriundo, Mario Verrocchi, è un magnate della farmaceutica. E poi “l’altra metà del cielo“, con una donna  dell’innovazione tecnologica e informatica, come l’ing. Claudia Pingue.

 Ora spetta alla politica, con la “P Maiuscola”, non solo ai nomi dei candidati Sindaci, raccogliere la sfida

*giornalista

Leggi anche

Lascia un commento