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Governo: Renzi, situazione istituzionale senza precedenti

Scritto da redazione

Sulmona,14 febbraio  Quello che sta accadendo sul piano istituzionale in questi giorni “non ha precedenti nella storia repubblicana”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, in un’intervista al “Corriere della sera”. “Non era mai accaduto che i servizi segreti fossero trascinati nella battaglia di parte. Un giornalista viene intercettato con un trojan in modo illegale e nessuno che in Parlamento ci dica quale forza di polizia ha in uso questo sistema di spionaggio. La Rai e’ appiattita sul governo, con Bruno Vespa portavoce di fatto della Meloni, mentre la maggioranza impedisce le riunioni della Commissione di Vigilanza. La legge di Bilancio – ha continuato l’ex premier – si e’ scritta di notte con emendamenti preparati fuori dagli uffici del Parlamento. Del resto Meloni per prima fugge dall’Aula per non parlare della vicenda del criminale libico. Mentre le bollette aumentano e la produzione industriale cala, la Meloni spacca le istituzioni”. In riferimento al fatto che spesso da sinistra si e’ evocato lo spauracchio della deriva autoritaria, Renzi ha replicato: “Mai ho usato questi termini. Io dico che Giorgia Meloni ha scelto volutamente di mettere le istituzioni l’una contro l’altra. E non era mai successo: pensate solo al caso del Dis che denuncia la Procura di Roma”Renzi chiede che Giorgia Meloni venga in Aula: “Si’. E trovo assurdo che lei rifiuti di relazionare al Senato ma si colleghi con Porro in un evento di un singolo cittadino pagato con fiumi di denaro di sponsor dalle societa’ di Stato”.

Intanto pero’ i sondaggi dicono che il consenso di Meloni non cala: “Il consenso cala tutto insieme, all’improvviso: sono un esperto della materia. Ma sono sconvolto che Meloni sia interessata solo alle statistiche del consenso e non a quelle quotidiane della vita dei cittadini. Perche’ cresce il costo della vita, delle bollette, delle multe. La produzione industriale – ha osservato inoltre l’ex premier – ha il segno negativo da 23 mesi. Il Pil e’ cresciuto della meta’ di quello che ci avevano detto sei mesi fa. E se arrivano i dazi di Trump e’ un problema enorme per molte nostre imprese. I mercati finanziari per ora sono tranquilli, i mercati rionali non piu'”. Sulla vicenda degli spionaggi, “ho capito che il governo ha paura a dirci la verita’ in Aula. Si rifugiano al Copasir sul trojan israeliano, mandano il povero Nordio a fare figuracce in Aula parlando di cavilli quando e’ in ballo l’interesse nazionale. A Palazzo Chigi qualcuno ha alzato le mani dal volante e pigiato sull’acceleratore: suggerisco di fare il contrario. Perche’ queste vicende – ha concluso Renzi – non finiscono mai nel modo in cui iniziano. E chi parte per menare di solito finisce menato”

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