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Sulmona, 14 febbraio- Con il voto di fiducia di ieri, richiesto dal governo, il Senato ha approvato il decreto-legge “Milleproroghe”. Per la prima volta non è stata inserita nel testo la disposizione che proroga l’operatività dei tribunali abruzzesi di Sulmona, Vasto, Avezzano e Lanciano.Non si è trattato di una “svista” ma di una espressa volontà politica di questo centrodestra.Con la finta sicurezza che lo contraddistingue, i senatori abruzzesi non si sono neanche presi il disturbo di presentare gli emendamenti perché, a sentir loro, il governo salverà i 4 tribunali con un apposito provvedimento.Ma siccome sappiamo bene che c’è poco da fidarsi di questa maggioranza di governo, io e il collega Pd Michele Fina abbiamo depositato le proposte di modifica volte ad assicurare la funzionalità dei nostri tribunali. Lo ha riferito oggi la sen. Sulmonese Gabriella Di Girolamo (M5S)
“Questo chiedevano le associazioni, i sindacati, gli avvocati e i cittadini interessati dall’eventuale chiusura. Una chiusura- spiega ancora Di Girolamo- che potrebbe addirittura arrivare prima del 31 dicembre – termine attualmente previsto – vista la ormai cronica carenza di personale e i prossimi pensionamenti. Insomma, un intervento di proroga non era solo necessario ma indispensabile.
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È più di un anno che i signorotti del centrodestra abruzzese vanno in giro a dire di avere la soluzione in tasca per i tribunali; un anno e più che il sottosegretario alla giustizia, del loro stesso partito, ha promesso di intervenire al più presto. Risultato: il disegno di legge per la riforma della geografia giudiziaria è fermo.
Cosa ha impedito ai senatori abruzzesi di centrodestra di votare gli emendamenti miei e di Fina? Eppure conoscono bene l’urgenza del problema e la necessità di intervenire.
Per quanto riguarda la città di Sulmona, l’eventuale chiusura del tribunale, oltre alle tante ricadute di carattere economico-sociale più volte segnalate, rischia di intrecciarsi drammaticamente con il certo aumento della popolazione carceraria (dato evidente, vista l’apertura del nuovo padiglione del carcere). In pratica, nella peggiore delle ipotesi, avremo il carcere di massima sicurezza più grande d’Europa in un una città senza Tribunale e senza Procura.
Ai parlamentari abruzzesi del centrodestra rinnovo l’invito a darsi una mossa e fare quanto non hanno fatto finora – anche non votando i miei emendamenti – per scongiurare la chiusura dei tribunali. Non mi fido per niente ma mi auguro, per i nostri territori, che quella sulla salvaguardia dei tribunali abruzzesi sia la prima promessa che riescono a mantenere. Meglio tardi che mai”.