Home Attualità Coldiretti, 24 nuovi cuochi contadini. Termina il corso Interregionale

Coldiretti, 24 nuovi cuochi contadini. Termina il corso Interregionale

Scritto da redazione

Sulmona, 19 febbraio- Termina domani 20 febbraio a Spoltore(Pe), nel Convento di San Panfilo fuori le mura, il corso per “cuochi contadini” promosso da Coldiretti Abruzzo, Terranostra e Campagna Amica per valorizzare in modo nuovo le eccellenze territoriali a tavola. Una formazione rivolta ad imprenditori agrituristici che ha coinvolto due regioni (Abruzzo e Molise), 24 aziende (21 abruzzesi e 3 molisane) e due location (prima di Spoltore, la fattoria sociale Rurabilandia di Atri) per 7 giorni di full immersion alla scoperta della tradizione alimentare regionale e nazionale. Risultato: una nuova squadradi cuochi contadini, figure che identificano la versatilità dei nostri agricoltori nel valorizzare i propri prodotti anche in cucina.

“L’obiettivo del corso è formare nuovi professionisti capaci di raccontare l’autentica cucina contadina basata sulle produzioni del territorio e sulle eccellenze locali. Un valore intrinseco – dice Emanuela Ripani, presidente di Terranostra Abruzzo – dato proprio dal fatto che sono gli stessi contadini a coltivare o allevare quel che poi viene cucinato e servito a tavola”.Così domani, alle 12.00, nel convento San Panfilo di Spoltore, si concluderà l’ultimo modulo del corso destinato alle imprese agrituristiche aderenti alla Rete di Campagna Amica, Terranostra e socie Coldiretti alla presenza del sindaco di Spoltore Chiara Trulli, dell’assessore regionale alle politiche agricole Emanuele Imprudente, insieme al presidente regionale di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli, al direttore regionale Marino Pilati, al presidente di Coldiretti Pescara Giuseppe Scorrano.

 “Un corso innovativo in cui sono stati trattati argomenti nuovi e innovativi in una interazione continua tra docente e discente – spiega Marino Pilati, direttore Coldiretti Abruzzo– abbiamo risposto alle esigenti crescenti del territorio, sia per quanto riguarda le aziende che vogliono specializzarsi nel settore enogastronomico, sia per quanto riguarda i consumatori che sono sempre più sensibili alla tradizione di qualità e sono molto attenti alla sostenibilità dei prodotti. L’utilizzo della materia prima in cucina, la capacità di raccontare e far degustare un prodotto, la conoscenza della storia del nostro cibo tradizionale possono diventare un importante strumento di valorizzazione territoriale ed economica delle imprese agricole ed agrituristiche”. 

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