Sulmona,28 aprile- Si è rinnovata questo pomeriggio a Sulmona la tradizionale processione del Santo Patrono San Panfilo che, come tradizione sulmonese prevede, si svolge il ventotto aprile di ogni anno. Protagoniste come sempre sono state le due confraternite secolari Sulmonesi, l’Arciconfraternita della Santissima Trinità e la Confraternita di Santa Maria di Loreto. Trinitari e Lauretani hanno rinnovato ancora una volta la tradizione in onore di San Panfilo. La celebrazione della santa messa, la processione, sono state precedute da un concerto della banda musicale, che ha eseguito celebri composizioni. La messa è stata officiata dal Vescovo di Sulmona Michele Fusco, alla presenza delle autorità civili, militari, religiose.
Alle ore diciotto e trenta. il corteo processionale è uscito dalla cattedrale di San Panfilo, con due ali di folla in attesa. Le due confraternite hanno sfilato per le vie centrali del centro storico cittadino quali Viale Giacomo Matteotti, Corso Ovidio, Piazza Garibaldi, e fare il percorso in senso inverso per far rientro nella cattedrale dove la statua di San Panfilo è stata esposta ai fedeli. Sin dalle prime ore della giornata la cattedrale ha visto la presenza di molti fedeli, i quali si sono recati a rendere omaggio a San Panfilo. Tradizioni secolari antichissime quelle della città di Sulmona, le quali rappresentano il pilastro fondamentale della storia della città. Il corteo processionale è stato aperto dalla banda musicale.
La processione ha visto sfilare gli oggetti secolari della due congreghe religiose cittadine: le due crocette, i due stendardi, con la statua di San Panfilo scortata dai rappresentanti della legge, i due consigli direttivi delle confraternite. Molta l’emozione da parte dei cittadini perché la processione del santo Patrono San Panfilo torna dopo due anni di pandemia del Coronavirus, la quale ha messo a dura prova tutto e tutti. La statua di San Panfilo risale alla seconda metà del XV secolo. San Panfilo, nato nella città di Sulmona, o nei suoi dintorni, è vissuto fra la fine del VII e l’inizio dell’VIII secolo; sarà vescovo di Sulmona durante il pontificato di Sua Santità papa Sergio I. Vi è arcaica tradizione cittadina la quale considera cattedra di San Panfilo la sede episcopale della città di Sulmona, che in seguito lo proclamerà Patrono di Sulmona. La cattedrale viene edificata fuori le mura della città, con l’architettura la quale presenta vari stili. La facciata ha lo stile gotico con il portale ai cui lati vi sono le statue di San Panfilo e San Pelino opere attribuite all’artista Nicola Salvitti; da ricordare anche l’affresco posto sul portale d’ingresso della cattedrale, collocato nella lunetta. La cripta è la parte più vetusta dell’intero edificio di culto e si ritiene che, alcuni particolari, risalgano al X secolo. Il suono delle campane della cattedrale annuncia l’uscita della processione come tradizione scolare vuole. I festeggiamenti in onore di San Panfilo si concludono con i tradizionali fuochi pirotecnici in programma alle ore ventiquattro.
Andrea Pantaleo