Brutta pagina scritta dalla politica abruzzese oggi in Consiglio regionale dove l’Assemblea ha respinto la mozione Scoccia-Paolucci e Pietrucci sulla vicenda dei fondi assegnati all’Ospedale di Sulmona e poi scomparsi come sostengono i proponenti della iniziativa. In un momento assai difficile e carico di preoccupazioni la stessa Assemblea che lo scorso anno di questi tempi si era resa protagonista assegnando risorse importanti per il Napoli calcio a Castel di Sangro ora ha scelto di voltare le spalle,per problemi piu’ seri come quelli della sanità, alla nostra città. Ora il Presidente Marsilio e la sua coalizione di centrodestra vengano a spiegare ai sulmonesi le ragioni della loro decisione ed il Consiglio comunale di questa città si dia una mossa riunendosi con urgenza per far sentire forte la propria voce.
Sulmona,3 maggio– Tutto secondo copione anche se fino alla fine ognuno sperava che cio’ non accadesseIl centrodestra respinge la risoluzione, presentata dai consiglieri Scoccia, Paolucci e Pietrucci, che avrebbe impegnato il presidente della giunta e l’assessore Veri a restituire i fondi sottratti al presidio ospedaliero di Sulmona. “Alla delibera di giunta n. 69/2022 che cancella quanto il governo di centrosinistra aveva predisposto a favore del nosocomio dell’Annunziata 30 milioni di euro, fa seguito il respingimento della risoluzione, discussa nella seduta odierna del consiglio regionale, che avrebbe consentito il ripristino dei fondi sottratti”.Così i consiglieri regionali di opposizione Marianna Scoccia, Silvio Paolucci e Pierpaolo Pietrucci in merito al voto contrario, espresso dalla maggioranzaa Palazzo dell’Emiciclo in relazione alla risoluzione a favore dell’ospedale di Sulmona.
“Vogliamo sottolineare – proseguono – che durante la scorsa legislatura, anticipando l’accordo dì programma e alla luce proprio della grave situazione infrastrutturale dell’ospedale di Sulmona, si intervenne con risorse proprie regionali, realizzando in appena quattro anni la nuova ala del presidio dell’Annunziata e si deliberò di incrementare le risorse dedicate fino a 30 milioni per procedere al riscatto e per consentire nuovi interventi con l’opzione di reinvestire comunque su Sulmona. Non si tratta, infatti, di azioni residuali, ma di interventi capaci di migliorare la situazione della struttura. Il 14 febbraio scorso la giunta di centrodestra ha rimodulato i fondi per l’edilizia sanitaria, depennando di fatto i 30 milioni destinati a Sulmona e che dovevano servire in parte per il riscatto del leasing in costruendo (20 milioni di euro per la struttura già realizzata) e in parte (i restanti 10 milioni) per l’ultimazione del nosocomio peligno con la realizzazione della pista di atterraggio per gli elicotteri, la demolizione dell’ala vecchia e l’interramento della centrale tecnica.
Dopo 37 mesi di silenzio assoluto questa giunta ha firmato il primo atto programmatorio in tema di sanità ed è un atto che toglie a Sulmona 30 milioni di euro. Non a caso non sappiamo neanche che fine abbiano fatto la Stroke Unit, la risonanza magnetica e tutti gli annunci e le previsioni fatte sull’ospedale di Sulmona. Inoltre il costo della mobilità passiva generata dalle scelte scellerate del governo regionale peseranno per decenni sulle spalle degli abruzzesi”.
“Ulteriore nota dolente, il vero e proprio dileguarsi dell’altra rappresentante del territorio peligno, Antonietta La Porta, che ha preferito lasciare l’aula appena prima che si illustrasse la risoluzione e che, di conseguenza, ha deliberatamente scelto di non votare un provvedimento a sostegno del nosocomio di Sulmona.
È impensabile che dopo tre anni chi governa non sia capace di andare oltre la propaganda, come lo è che si rinunci a quanto già deciso e avviato, per avallare le promesse fatte altrove. Continueremo a chiedere con forza il ripristino immediato delle risorse sottratte”. Concludono Scoccia, Paolucci e Pietrucci.
Cosa accadrà ora? Lo capiremo già nelle prossime ore anche perchè la vicenda ha fatto molto rumore in città e c’è anche chi sta pensando a qualche iniziativa clamorosa