Pescara, 6 maggio Sono trascorsi trent’anni da una delle alluvioni più intense e violente mai registrate nel Pescarese. La ricostruzione degli eventi è avvenuta nel corso di un convegno scientifico che si è svolto oggi a Pescara, all’auditorium Flaiano, promosso dall’Agenzia regionale di Protezione civile, dal Comune di Pescara e dall’Ordine dei geologi. Obiettivo dell’iniziativa: tenere viva la memoria, rafforzare la prevenzione e costruire resilienza. Le immagini di quella tragedia sono ancora presenti nell’immaginario collettivo: la foce del fiume Pescara in balia delle acque e dell’esondazione inarrestabile che invase le golene e le strade circostanze; la furia del fiume Tavo, invece, travolse un ponte, tra Collecorvino e Moscufo, e inghiottì tre persone. Ingenti furono i danni. I lavori del convegno sono stati aperti dal racconto – attraverso foto e video – le conseguenze dell’alluvione nella città di Pescara. Presenti alla tavola rotonda tra gli altri il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ed il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile Mauro Casinghini
Abruzzo:Protezione civile, trent’anni fa l’alluvione del fiume Pescara
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