Gli studenti del Liceo Artistico “Mazara” avviano una riflessione sulla contemporaneità , basata sulla presa di coscienza di un periodo storico estremamente problematico, certamente uno dei piu’ difficili per tutta l’umanità : pandemia, guerre, crisi climatica, non lasciano immaginare un futuro roseo, anzi, rendono incerto il presente e l’idea stessa di avvenire.
Sulmona,14 maggio -Presentato questa mattina nel parco fluviale Augusto Daolio l’installazione di arte ambientale PASSAGGIO, produzione finale del Laboratorio “inContemporanea”, Curato dall’artista Alessandro Antonucci per gli studenti della classe VA del liceo Artistico Mazara di Sulmona. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito dei progetti promossi dall’indirizzo di arti figurative dell’istituzione scolastica, è un invito a rinascere e rigenerarsi in un rapporto interistituzionale. Il progetto, Patrocinato Dall’Istituto d’Istruzione Superiore Ovidio è stato attuato anche in collaborazione con il laboratorio d’arte MAW Men At Work.
La presentazione dell’opera, che si inserisce nelle iniziative della Giornata dell’Arte della Consulta dei Giovani patrocinata dal Comune di Sulmona, è avvenuta alla presenza della Dirigente dell’IIS Ovidio Caterina Fantauzzi, del Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, delle insegnanti Responsabili del progetto Claudia Colangelo e Zoraide Palozzo, dell’artista Alessandro Antonucci, della urlatrice del MAW Italia Gualtiero e dell’assessore del Comune di Sulmona Emanuela Ceccaroni.
PASSAGGIO non è un’insieme di rami secchi raggomitolati su se stessi ma un messaggio forte che simboleggia una presa di posizione critica nei confronti della società contemporanea e che si inserisce all’interno di un buco nero creato dalla crisi climatica, dalle guerre, dalla mancanza di rispetto ambientale, dalla mancata salvaguardia dei beni culturali e dalla misconoscenza dei problemi legati al pianeta terra.
Una riflessione che si pone al centro del progetto in modo del tutto spontaneo e descrive una condizione onestamente veritiera e poco romanzata di un uomo che annega in un mare di interrogativi e che si rifugia nella consapevolezza di una natura salvatrice.
Gli studenti del liceo sulmonese, giovani risorse e immagine di speranza in un mondo di analfabetismo narcisistico, hanno Utilizzato esclusivamente i rami presi dai crolli degli alberi, un messaggio che sicuramente non è passato inosservato. La natura dona arte e l’uomo ha il compito di valorizzare quello che gli viene fornito senza bisogno di strappare le radici che appartengono alla madre primordiale, universale, senza la quale non ci sarebbe quello che Lucy Salani chiamerebbe soffio di vita. “Un riciclo creativo – dice Alessandro Antonucci- che utilizza in maniera artistica materiali che altrimenti donano degrado e pericolo al parco e a chi lo visita. La scelta costruttiva ed estetica infatti ha visto la realizzazione metaforica di una zattera, unico strumento di salvezza nelle mani dell’umanità. Riteniamo importante donare alla città questo lavoro che rappresenta un monito ed un campanello d’allarme che i giovani lanciano alla società intera, un auspicio di salvezza e di serenità”.
Le studentesse e gli studenti, presenti in qualità di realizzatori dell’opera, hanno osservato con immensa ammirazione e orgoglio il frutto del loro lavoro e, magari, immaginandolo come primo passo verso un futuro eco sostenibile. Da oggi, forse, anche il Parco Daolio potrà sperare in un avvenire più pulito e roseo.
Chiara Del Signore
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Quanti paroloni per una scampagnata nel parco. Est modus in rebus