Scanno, 12 giugno– E stata presentata a Scanno una nuova realtà associativa, F.A.S.T.I. (acronimo di Fondo Abito Scanno Tradizione e Innovazione) volta a promuovere attività culturali e sociali di custodia e valorizzazione dell’abito scannese da sempre considerato il simbolo dell’Abruzzo nel mondo. Essa intende favorire studi e ricerche per salvaguardare il costume in tutte le sue forme, del passato e del presente, e per trasmetterlo alle generazioni future affinché lo vivano e sentano come bene prezioso da tutelare e amare per renderne eterna la sua memoria storica. Un obiettivo della Fondazione è che l’abito diventi patrimonio dell’Unesco.
La Fondazione vuole inoltre sviluppare impegni educativi e formativi, anche mediante il coinvolgimento del mondo della scuola e del volontariato, promuovendo mostre e scambi culturali, recupero e raccolta delle fonti, incontri e approfondimenti di carattere artistico, documentario e di promozione per fare in modo che il costume non viva solo “nel ricordo del passato”, ma sia proiettato, con intuizione e innovazione, nella contemporaneità. Attualmente solo nel centro storico di Scanno le ultime donne anziane continuano ad indossare il loro abito caratteristico.
Il costume femminile scannese rappresenta, infatti, l’elemento distintivo dell’identità del paese, il codice simbolico di appartenenza individuale e territoriale, la traccia ancora visibile dell’epopea pastorale e della maestria tessile del luogo e, affinché questo bene prezioso e unico nel genere non si perda, con la scomparsa delle ultime signore anziane che ancora lo indossano. La Fondazione vuole portare avanti un progetto che porti ad esaltarlo facendone uno strumento di amplificazione e di interesse socio-culturale per tutti. Degno di nota è quanto è stato fatto dalle Istituzioni, da Associazioni, da singoli cittadini, ma per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno della volontà e dell’impegno della collettività. Riconoscendone l’importanza, è stata istituita nel 1996 la Legge regionale “Salviamo il costume di Scanno”.
La fondazione vuole continuare a portare avanti gli intenti iniziati in un clima di collaborazione e cooperazione con le Istituzioni e gli Enti pubblici e con iniziative atte a proclamarne la singolarità.
Orgoglio di questa nuova realtà sono le Socie fondatrici, le ultime “nonnine” con il costume rimaste ancora in vita che hanno rappresentato la storia del paese e che con stupore e fierezza guardano e ammirano le giovani nipoti e ragazze che lo mettono, consapevoli quest’ultime di aver ereditato una grande ricchezza. L’abito conferisce splendore e regalità ed ogni ragazza quando lo indossa si sente una regina. È un bene prezioso, raro, da non perdere perché rappresenta la storia della cultura scannese.
Negli ultimi due secoli l’abito di Scanno ha affascinato molti artisti e viaggiatori che hanno percorso l’Abruzzo ed è stato immortalato dai grandi maestri della fotografia che ne hanno riprodotto la particolarità e grazia del portamento. Il fotografo Mario Giacomelli ha affermato: “ tutti i paesi hanno le stesse cose del paese, Scanno è diverso.” Ed ancora Henri Cartier-Bresson : “perché Scanno ed il suo costume hanno una bellezza misteriosa, senza tempo”. Certi quindi che l’Abruzzo è Scanno e Scanno è il costume, il neo gruppo FASTI vuole continuare a regalare bellezza affinché il costume non muoia mai.