Sulmona,17 giugno– “Credavamo che il peggio fosse passato ma quello che si è vissuto in questi primi quindici giorni di giugno ha il sapore amaro di una beffa che ci auguriamo finisca presto. Il tutto prima che l’emergenza nella quale il sistema santario penitenziari è andato calandosi si trasformi in autentico tracollo”-
Abbiamo cercato in tutti i modi di venire a capo dei motivi che hanno portato alla mancata proroga di quella che si è rivelata essere figura determinante per la sopravvivenza carceraria. Ad oggi, però, siamo ancora senza risposte. Di fronte ci ritroviamo ora la disperazione di chi per quasi due anni ha fatto sì che le carceri, e di conseguenza lo Stato, sopravvivessero alla pandemia e oggi non sa dove sbattere la testa privato, così com’è, di certezze, ovvero di quelle condizioni poste alla base della loro sopravvivenza professionale e personale”- E’ quanto sostieine il neo eletto segretario provinciale della Uil Pa Mauro Nardella a proposito della situazione sanitaria e dei disagi nelle carceri abruzzesi-
“Cosa dire poi della pericolosa strada intrapresa nello scenario generale di una realtà qual è il carcere che fonda gran parte del suo regime oltre che sulla modalità di espiazione della pena anche e soprattutto sull’assistenza sanitaria? Preoccupa il silenzio assordante della politica in generale.
Eppure- conclude il Segretario provinciale della Uil Pa di denunce ne sono state fatte tante. Ci si chiede a tal proposito dove andra’ a parare chi aveva l’obbligo non solo morale di intervenire e non lo ha fatto. Ora è giunta l’ora di dire basta “-