Sulmona, 5 luglio- Un avviso per la concessione di contributi in conto capitale, cioè a fondo perduto, rivolto alle imprese del cratere sismico del 2009 sarà pubblicato domani, mercoledì 6 luglio. Ha una dotazione di 4,75 milioni di euro e mira a integrare il finanziamento che le aziende hanno ottenuto dalle banche. Si tratta, infatti, della seconda delle due linee di intervento del Programma Restart e segue il primo avviso – pubblicato nell’ottobre scorso – finalizzato alla selezione dei Confidi per il rilascio delle garanzie alle micro e piccole imprese per l’accesso al credito.
A presentare l’avviso “Restart Fare Impresa”, oggi nella sede della giunta regionale di Palazzo Silone, a L’Aquila, sono stati l’assessore regionale Guido Liris, che detiene tra le altre la delega alla programmazione Restart, la dirigente del servizio Autorità di certificazione, Daniela Di Stefano, la responsabile del Dipartimento della Presidenza Emanuela Grimaldi e la responsabile del procedimento Eugenia Monti della FIRA Società in House regionale.
La linea di intervento è rivolta al rafforzamento patrimoniale delle imprese e le risorse sono destinate alla concessione di una sovvenzione a fondo perduto, nella misura massima del 40% del finanziamento bancario deliberato e garantito con le risorse di cui alla linea di intervento A. Le risorse disponibili per la linea di intervento B sono pari a 4.750.000 euro.
La sovvenzione a fondo perduto viene erogato dalla Fira alle imprese nei limiti della disponibilità della dotazione finanziaria prevista, a titolo di rimborso delle spese ammissibili sostenute previa presentazione delle fatture d’acquisto e delle relative attestazioni di avvenuto pagamento e/o equivalente documentazione probatoria.“Con questo secondo avviso chiudiamo il percorso del ‘capitolo’ Restart, sbloccando finalmente ingenti fondi che nonostante fossero disponibili da anni, nessuno prima era riuscito a iniettare nel sistema economico – ha commentato l’assessore Liris – “Si tratta di un’autentica boccata di ossigeno per le imprese che da tempo attendevano di poter usufruire di queste risorse e che, alle conseguenze del terremoto, hanno nel frattempo sommato quelle, nefaste, dei lockdown dovuti alla pandemia. Ricordo che tra fondo perduto, Fesr e altri strumenti abbiamo messo in campo 56 milioni di euro ponendo l’accento sulla fase di concertazione avuta con il mondo produttivo. Abbiamo parlato con le imprese, c’è stato un lungo confronto, la richiesta è stata quella di metodi snelli e rapidi e dunque quello del fondo perduto è stato quello che abbiamo individuato come il più efficace”.