Cresce con il passare delle ore il malcontento e la rabbia della politica incapace ormai di tutelare i bisogni ed i diritti della nostra comunità ma quello che è piu’ grave è l’indifferenza della Regione sempre piu’ distante dalla nostra realtà
Sulmona , 14 settembre– La TUA cancella di fatto Sulmona e il comprensorio peligno dal suo perimetro di attività perpretando l’ennesima spoliazione ai danni della nostra comunità. Le ricadute sui nostri concittadini, che usano il trasporto pubblico per motivi di lavoro o di studio saranno pesanti e incalcolabili. La notizia è fresca eppure tutto tace. Silenzi dal centrodestra locale che ha tre consiglieri comunali di cui una è anche consigliera regionale. Lo scrive in una nota questa sera l’avv. Massimo Carugno Candidato al Senato per il Centrosinstra. “Pare che nei primi giorni di questa settimana- spiega Carugno- sia venuto a Sulmona l’assessore Guido Liris, il mio unico vero avversario, ma probabilmente gli avranno offerto i pasticcini sebbene sia assessore regionale al bilancio e alle aree interne, tra le tante deleghe cui é depositario, e sebbene la TUA rientri tra le sue dirette competenze. In questa campagna elettorale il centrodestra è il convitato di pietra. O è assente perchè i suoi candidati dividono la loro residenza tra Lazio, Marche e Toscana e non sanno neanche dove sia l’Abruzzo, oppure stanno in pantofole in poltrona a seguire i sondaggi o a fare qualche puntatina aristocratica con pochi eletti in conviviali tipo esercito della salvezza.
Il centrodestra della nostra città, così giustamente barricadero quando si trattò del punto nascite, oggi con il suo silenzio avalla le scelte regionali.
Le aree interne subiscono sempre più una serie di spoliazioni di presidi vittime di una concezione aziendalistica dei servizi pubblici. Gli enti pubblici, specie quelli che forniscono servizi, non devono dimenticare che il loro primario principio informatore è quello di soddisfare i bisogni delle comunità prima ancora di generare utili aziendali.
Ma a al centrodestra che governa la regione e oggi si candida a governare l’Italia- conclude Carugno-sembra che di bisogni e di aree interne interessi ben poco”.