Sulmona, 15 settembre– Ormai,inutile nasconderlo, la vicenda dei tagli delle corse della Società TUA alle linee che collegano Sulmona( ma anche l’intero Centro Abruzzo) a Roma è entrata con forza al centro del dibattito politico e nel pieno di una campagna elettorale che finora non ha prodotto nulla ed ha lasciato solo delusioni per la nostra città.
Ecco la politica locale dovrebbe interrogarsi subito su queste prime questioni. Finora le reazioni che abbiamo registrato sono state poche e disarticolate. Bene ha fatto la Consigliera regionale Marianna Scoccia a difendere gli interessi del territorio e ad incontrare il Presidente di Tua anche se a noi, quindi ai sulmonesi, non è piaciuto quella scarsa disponibilità della società a ricercare le soluzioni piu’ adeguate, così come la Scoccia bene ha fatto a rigettare l’ipotesi del servizio navetta
Non sfuggirà a nessuno che il tema dei trasporti su gomma e su rotaia, unitamente a quelli della sanità, sono fra le priorità del momento per la politica locale e regionale. Puo’ una società pubblica, come la Tua, definire da sola e senza il coinvolgimento degli Enti locali di questo territorio le proprie linee di programmazione? Puo’ la Regione far calare rimanendo indifferente alcune scelte pensatissime per un territorio come il nostro?
E gli altri consiglieri degli altri partiti che dicono di amare Sulmona dove sono nascosti? Non abbiamo registrato, ad esempio, posizioni ufficiali di rappresentanti del centrodestra locali o reginali ( brutto segnale), non abbiamo sentito balbettare qualcosa dai candidati per il Parlamento ( eccezion fatta per Massimo Carugno), non abbiamo sentito nemmeno i sindacati lamentarsi
E gli altri? Non sarebbe male se i sindaci del territorio decidessero, da subito, di lottare insieme magari recandosi a L’Aquila per aprire una vertenza ufficiale con la Regione. Ma bisogna farlo presto e senza tentennamenti.E’ necessario richiedere una audizione alla conferenza dei Capogruppo e poi trasferire l’intera vicenda all’esame dell’Aula. E nessuno provi a sollevare il problema dei costi.
Non scordiamoci che questo governo regionale sta utilizzando risorse importanti per le vacanze del Napoli calcio a Castel di Sangro mentre oggi lavoratori e studenti per raggiungere la capitale vengono lasciati a piedi. No questo non è possibile per una città che sogna di divenire “ capitale della cultura” perché oggi è soprattutto mal collegata con Roma