Il caso ora divenuto un giallo e stamani nel corso della conferenza stampa sono stati evidenziati aspetti inquietanti-
Sulmona, 27 ottobre– “L’ennesimo rinvio delle elezioni per il rinnovo degli organi dei Consorzi di Bonifica è la prova provata che le priorità del governo regionale Marsilio non sono nemmeno riorganizzare il comparto agricolo con regole e ruoli certi. L’indizione delle votazioni e l’avvio del procedimento elettorale, poi bloccato, ha avuto un costo per gli enti di bonifica abruzzesi di cui la Regione sembra non interessarsi affatto, per questo chiederemo alle autorità competenti di occuparsene”. Lo sottolineano i consiglieri del Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto, Dino Pepe, Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia nel corso di una conferenza stampa tenuta all’Emiciclo.
“La macchina elettorale era già stata avviata, ognuno dei 5 consorzi abruzzesi ha dovuto sostenere delle spese che poi si sono rivelate del tutto inutili, in altre parole, si è trattato di un vero e proprio sperpero di soldi”, rimarcano gli esponenti del centrosinistra. “Per queste ragioni – ha aggiunto il vice capogruppo del Pd Pepe – stiamo preparando un dettagliato dossier da inviare alle autorità competenti, affinché venga verificato se vi è stato uno spreco e per accertarne, eventualmente, le responsabilità. Questo perché una delle ragioni ufficiali del rinvio è stata proprio la grave situazione di crisi economica in cui versano questi enti. Ma annullare le elezioni a pochi giorni dalla data del voto, quando i principali impegni economici per garantire un corretto svolgimento delle elezioni erano già stati assunti, ha di fatto intaccato oltremodo le casse dei consorzi, ripercuotendosi sui consorziati stessi che, in molti casi, hanno già subito un aumento del ruolo. Nelle prossime ore avvieremo le procedure per accedere agli atti e ricostruire, per intero, la spesa Consorzio per consorzio.
Ancora una volta l’atteggiamento superficiale dell’intera maggioranza di centrodestra colpisce gli agricoltori e scontenta tutte le organizzazioni agricole, sia Coldiretti che chiedeva di tornare al voto, sia Confagricoltura, Cia e Copagri che hanno anche chiesto contributi economici straordinari a sostegno della crisi energetica. Una brutta stagione per il mondo agricolo abruzzese, con i consorzi di bonifica commissariati fino al 30 novembre del 2023, zero programmazione e nessuna risposta concreta alla crisi che investe l’intero comparto.
La Giunta Marsilio ha imbavagliato per quattro anni il mondo agricolo con quattro proroghe degli attuali commissari, provocando un blocco delle attività e ancor più grave che propria in materia di gestione della risorsa idrica, l’Abruzzo, su 1,62 miliardi di euro per 149 interventi, disponibili nel Pnrr, prende zero euro, perché non siamo stati in grado di presentare progetti conformi alle regole strutture. In questi anni nulla è stato fatto per definire gli aspetti che riguardano la captazione delle acque e nemmeno il fondo di rotazione istituito con legge regionale è stato disponibile. Di solito i periodi di commissariamento per gli Enti sono di breve durata, ma in Abruzzo, durano intere legislature” ha concluso ironicamente Pepe.
“L’ennesimo rinvio delle elezioni per il rinnovo degli organi consortili rappresenta l’apice del fallimento della riforma dei consorzi voluta dall’assessore Imprudente – aggiunge la consigliera Marianna Scoccia, Voglio ricordare che la legge n 45/2019 che ha riformato i consorzi abruzzesi prevedeva che si sarebbero dovute indire elezioni entro 180 giorni dall’approvazione della stessa. Dopo quasi 3 anni, gli agricoltori abruzzesi continuano ad essere e lo saranno ancora per molto tempo privati della possibilità di esprimere in maniera democratica il rinnovo degli organi consortili. Tutto ciò certifica la volontà da parte del Governo di centrodestra di togliere voce a chi, con il proprio lavoro, rappresenta uno dei punti di forza dell’economia abruzzese, gli agricoltori. I consorzi sono in difficoltà e i commissari non potevano fare più di quello che hanno fatto: rinviare senza dare loro soluzioni effettive significa mandare al fallimento questi enti che invece hanno bisogno di una gestione sana e ordinata. Hanno bisogno non del caos dei rinvii, ma di una vera riforma”. Hanno partecipato alla conferenza stampa i rappresentanti delle associazioni di categoria: Domenico Roselli per Coldiretti, Donato Di Marco e Orlando Ramondo per la CIA e Dino Rossi della Associazione per la Cultura Rurale.