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( primo piano)-Il Legame di Esistenza

Scritto da redazione

(Se abbiamo cinque cose in comune ci incontreremo)

Sulmona,20 novembre- Si può candidamente ammettere, che con delega autentificata, abbiamo incaricato le chat e i social di tenere, fintamente vivi, i rapporti e i legami per noi, indipendentemente dalla caratteristica e dalla sostanza delle relazioni in questione. 

Per fortuna Giorgio Olori, ha inteso dirimere la questione restituendo ai sentimenti e ai consequenziali legami la giusta autenticità e la sana dimensione. 

Non è la prima volta che mi accosto a questo scritto, ci torno con nuovo interesse e con nuovo spirito di indagine, volto a confermare impressioni precedenti e mirando al contempo a saziare un secondo desiderio di lettura che sa generare solo una buona cronaca letteraria.

L’Amore è al tempo stesso equatore e poli, fin dalla creazione universale ha dettato le regole, è protagonista da sempre e non intende abdicare.  Questa sua “presunzione”, consolidata e saldamente posseduta, è motore per la vita ed è leva per l’intera umanità.

Il destino di chi ha comuni fatti e comuni eventi è di incrociarsi nel cammino esistenziale, di scontrarsi e di scoprirsi in legami impossibili seppur gli unici percorribili. 

Giorgio Olori, in Il Legame di Esistenza ha intinto la sua penna in tanti calami di vita, sezionando il tutto da più angolature, non risparmiando lacerazioni a nessuno. Tutti i suoi personaggi si sono andati svestendo giorno dopo giorno, fino a essere completamente ignudi. Ognuno ridotto all’essenziale, posto davanti a bivi e a inquietudini. 

In Legami di Esistenza, la quotidianità si fa “gazzettino di vita”, tutto appare correlato seppur diviso e indipendente. Le vicende sembrano essere tante e in apparenza accomunate solo da punti geografici, una trama fitta e sempre scorrevole porterà, inaspettatamente, a svelare vicende di un vissuto sconosciuto per gli stessi protagonisti, tutto si va intensificando capitolo dopo capitolo, pianto dopo pianto, litigata dopo litigata.

Manuela e Marco diventeranno mappe concettuali da sondare e vivere, tutto e il contrario di tutto, narrato con astuzia senza svelare passati, vicende o compromettenti rivelatori fino alla fine del romanzo. 

Il legame di esistenza. Se abbiamo cinque cose in comune ci incontreremo

Varie le figure che con registri e ruoli differenti, pensate per creare il giusto intreccio aggiungono tasselli ad ogni capoverso, ognuna a suo modo, mai feroci fino in fondo, ma solo sane portatrici di sentimenti a volte peccando di discutibile egoismo.

L’idea che Giorgio Olori ha dei legami assume ruolo e protagonismo, anche, attraverso l’arte. Il vernissage di una mostra in ricordo del padre di Marco si tramuta in ricerca, in inseguimento e diviene coraggio, coraggio e voglia di sapere, di capire, di scoprire silenzi e azioni in apparenza lontane, in realtà dietro l’angolo.

Da buon ingegnere, l’autore si dimostra costruttore di impalcature nuove e solide, attente alle norme di sicurezza del “cantiere amore”. La parola amore intesa nella sua accezione più ampia lo vedrà scalpellino attento e sottile, capace di condurci in sicurezza in legami delicati ed insospettabili.

Dalle righe di questo romanzo emerge la “cura” intesa come farmaco a premura della salute del cuore e di ogni sua arteria.

Maglie di una stessa catena, pur conoscendosi da sempre, si accorgono l’uno dell’altra solo perché le vicende lavorative, familiari e relazionali si saldano e si dissaldano in uno scorrere che può sembrare analogo per molti, che si dimostrerà dissimile sotto ogni punto di vista.

Cesira Donatelli

LEGAME DI ESISTENZA di Giorgio Olori

(Edito Albatros)

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