La lentezza degli uffici nella erogazione dei fondi alle associazioni espone a rischi la sicurezza delle donne
Sulmona,25 gennaio “Si continuano ad accumulare ritardi nell’erogazione di fondi ai centri antiviolenza e alle case rifugio. Una situazione di inerzia grave e, a mia memoria, mai vista in Regione Abruzzo su tematiche tanto importanti. Parliamo di realtà che convivono con difficoltà quotidiane a far quadrare i conti nonostante la straordinaria funzione che svolgono per il territorio, offrendo un supporto a tutela delle donne vittime di violenza. Purtroppo non è la prima volta che mi trovo a dover denunciare il fatto che, ai provvedimenti dirigenziali, non seguano l’erogazione effettiva dei soldi”.
A denunciarlo è il Consigliere regionale e Presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica Sara Marcozzi: “Gli ultimi gravi casi di ritardo riguardano la determinazione N. DPF013/174 del novembre scorso con cui si rimborsavano alcune Associazioni a seguito dei progetti portati avanti fino al settembre 2022. Da allora, però, non risulterebbero ancora erogate le somme spettanti. Un rallentamento che comporta intollerabili criticità per i CAV, costretti al recupero di somme anticipate e impossibilitati a stilare la programmazione per la realizzazione di progetti futuri”.
“Davanti alla lotta contro la violenza sulle donne i rallentamenti burocratici non possono essere tollerati. Anche il Consiglio regionale ha dato un segnale chiaro nell’ultima sessione di bilancio, approvando un emendamento a mia firma che incrementa di 150 mila euro all’anno i fondi regionali a disposizione dei centri antiviolenza e delle case rifugio. Mi auguro che questa nuova denuncia pubblica possa sbloccare l’iter una volta per tutte, e che, soprattutto, non sia necessario farne altre da qui ai prossimi mesi”, conclude Marcozzi