Sulmona, 27 gennaio– Non è bastata la iniziativa personalissima del Sindaco, sostenuto immaginiamo dalla intera maggioranza di centro sinistra che lo sostiene, di improvvisa defenestrazione del consiglio di amministrazione del Cogesa con la sostituzione con un amministratore unico che un giorno dice di rimanere ed il giorno dopo di farsi da parte, anche alla luce dei legittimi dubbi sulla regolarità della procedura adottata da un ridotto numero di Sindaci del territorio, che mette a rischio la vita della società partecipata. E’ quanto sostengono i Consiglieri comunali in una nota i Consiglieri Vittorio Masci e Salvatore Zavarella-
“Avevamo peraltro nell’ultimo consiglio comunale chiesto al Sindaco- prosegue la nota– di aggiornare l’assemblea civica sulla situazione del Cogesa prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, ma inutilmente, avendo egli adottato la drastica iniziativa con il sostegno, immaginiamo, della sua maggioranza ed in accordo con uno sparuto numero di amministratori.
La stessa maggioranza di centro sinistra non è stata poi in grado di determinarsi in modo unitario su quanto in precedenza accaduto nella partecipata, ed in particolare in ordine alle vicende penali che hanno interessato dirigenti ed ex amministratori.
La giunta non ha deliberato di far costituire il Comune di Sulmona quale parte civile nel procedimento penale in corso, lasciando spazio solo al Comitato di cittadini della frazione che da tempo lamentavano emissioni nocive, cattiva manutenzione degli impianti, superamento della capienza dei depositi, violazioni ambientali e urbanistiche, reati contestati al precedente amministratore unico del Cogesa ed a tre tecnici della società.
Ma ieri mattina, evidenziando una palese spaccatura all’interno della maggioranza di centro sinistra, hanno provveduto a preannunciare la costituzione di parte civile quattro consiglieri comunali, presenti nell’aula del Tribunale di Sulmona, dei quali tre del gruppo consiliare dello stesso Sindaco Di Piero ed un altro della lista civica Sbic. L’atto di costituzione già formalizzato con la presenza di un loro difensore, sarà esaminato dal Giudice del dibattimento alla prossima udienza. Una maggioranza nella quale, di fronte a vicende così delicate ed impattanti per il territorio, con un processo che interessa la comunità ed il cui svolgimento ha rilevanza esterna, ciascuno pertanto procede per suo conto, senza una linea condivisa di cui una amministrazione che si rispetti avrebbe bisogno, non farà ancora molta strada”