Sulmona, 9 febbraio – Se Salvini ravvisa un problema nel Presidente della Repubblica o nella Costituzione, forse il problema lo ha lui, non Sanremo. La sua è una polemica ridicola”. Non è tenero Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd e governatore dell’Emilia Romagna quando, in un’intervista al quotidiano La Stampa, invita i ministri “a occuparsi del palinsesto istituzionale anziché di quello di Sanremo”.
Salvini in una sola uscita ha attaccato Mattarella, Benigni e Paola Egonu. La destra ha paura che la sinistra metta il cappello sul festival seguito da milioni di italiani? “Come telespettatore Salvini è libero di cambiare canale, mi pare che Sanremo abbia un successo di pubblico tale da non soffrirne”, commenta Bonaccini. “Ma al Salvini ministro dico invece che se ravvisa un problema nella Costituzione, nel Presidente della Repubblica o in una campionessa dello sport, evidenzia come il problema possa avercelo lui, non Sanremo”, insiste. Secondo Bonaccini, il presidente ha fatto bene ad andare nel tempio della musica nazional popolare. “Certo”, conferma.
“La credibilità del Presidente Sergio Mattarella è al di sopra di ogni sospetto. E il fatto che omaggi con la sua presenza la manifestazione di musica popolare più importante del nostro Paese va a suo onore, oltre che del successo conquistato da Sanremo in queste ultime edizioni”. “Aggiungo una cosa”, insiste Bonaccini. “Quando il Presidente della Repubblica presenzia a una rappresentazione significativa a teatro o a una manifestazione sportiva di primo livello, qualcuno si chiede mai se sia il caso? No, perché sarebbe una domanda ridicola. Come è appunto ridicola questa polemica”.