Sulmona,6 marzo– Pubblico della grandi occasioni al teatro comunale Maria Caniglia di Sulmona, per l’andata in scena del melodramma di Giuseppe verdi Rigoletto, opera la quale, insieme al trovatore e la Traviata, rappresenta la “trilogia popolare”. Il ritorno del melodramma Rigoletto in città, ha coinciso con il novantesimo anniversario dell’inaugurazione del teatro comunale Maria Caniglia il quale, nel maggio del 1933, sarà inaugurato proprio con le opere Rigoletto di Giuseppe Verdi e Andrea Chenier di Umberto Giordano.
Presenti il Presidente della Regione Abruzzo marco Marsilio, il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, l’avvocato Lando Sciuba Presidente della Camerata Musicale Sulmonese, il Sostituto procuratore della Repubblica Stefano Iafolla, il comandante della compagnia del Carabinieri di Sulmona, sindaci del territorio, amministratori locali, per ricordare, con questo ennesimo appuntamento di musica lirica, la gloriosa storia dei novant’anni del teatro Maria Caniglia di Sulmona. Prima che l’opera avesse inizio hanno preso la parola il Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, l’avvocato Lando Sciuba, presidente della Camerata Musicale Sulmonese, Gaetano Di Bacco, Direttore Artistico della Camerata, i quali hanno ricordato la storia del teatro Maria Caniglia e molti degli appuntamenti sia musicali, sia culturali, sia istituzionali, avvenuti in teatro nel corso della Sua celebre storia.
La città ha un teatro annoverato fra i più belli del centro sud Italia con una storia prestigiosa ed autorevole. Nasce e si realizza nel 1931, grazie ad una iniziativa di un gruppo di cittadini, i quali ne comprendono l’importanza. Sarà progettato dall’ingegner Guido Conti, costruito dall’imprenditore Panfilo Iannamorelli, mentre Guido Bellei, Podestà in carica, provvederà per conto del Comune della città di Sulmona a curarne l’arredamento, le decorazioni, l’attrezzatura. La sua capacità per molti anni è stata di 1200 posti, oggi ridotti a 706 per l’adeguamento alla nuove norme di sicurezza: ha settanta palchi distribuiti in tre ordini, un grande anfiteatro, una platea avente 400 poltrone, un grande foyer, ampio salone per concerti, bar, guardaroba, direzione. Il teatro comunale di Sulmona, in un atmosfera di grande emozione ed attesa, viene inaugurato nel maggio del 1933 con l’andata in scena delle opere Rigoletto di Giuseppe Verdi, e Andrea Chenier di Umberto Giordano. Fra gli interpreti lirici ricordiamo Maria Caniglia, Benvenuto Franchi, Attilia Archi, Antonio Bagnariol con un coro di ottanta voci. Il teatro Maria Caniglia di Sulmona è prestigio della città; esso ricalca l’usuale assetto dei teatri del Settecento. Ricordiamo che il teatro, è protagonista di eventi importanti, fra i quali il concorso internazionale di canto lirico Maria Caniglia, considerato uno dei concorsi lirici fra i più prestigiosi nel panorama internazionale della musica lirica.
La Camerata Musicale Sulmonese, celebre Istituzione cittadina, sorta nel marzo del 1953, da sempre utilizza il teatro comunale Maria Caniglia per le Sue Magnifiche stagioni musicali. Rigoletto segna una svolta epocale nell’evoluzione artistica di Verdi. Composto nel 1851, su libretto tratto da F.M. Piave, dal dramma storico di Victor Hugo “Le roi s’amuse”, Rigoletto debutta al Teatro La Fenice di Venezia nel marzo dello stesso anno, dopo una serie di vicissitudini legate alla censura. Con le sue melodie indimenticabili (“bella figlia dell’amore”, “La donna è mobile”, “Questa o quella per me pari sono”) costituisce una tappa fondamentale nell’evoluzione del percorso artistico del compositore, che la definisce “opera rivoluzionaria”, e resta una delle opere più rappresentate e anche più apprezzate dagli appassionati della lirica. Il Coro dell’Opera di Parma, rinomato gruppo vocale che raccoglie la secolare tradizione corale della città, nasce dall’esigenza di creare una realtà composta da artisti di ottima preparazione musicale e, insieme, straordinaria capacità di movimento sulla scena. Fondata nel 2003 dal M° Stefano Giaroli per valorizzare giovani musicisti dell’Emilia Romagna, l’ Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane si caratterizza oggi come una delle più vivaci e dinamiche realtà orchestrali italiane accogliendo elementi di spicco che collaborano con prestigiose orchestre nazionali ed internazionali.
Negli anni ha acquisito un vasto repertorio operistico e annovera esibizioni in Italia e all’estero. La vicenda è ambientata a Mantova, nel XVI secolo. Rigoletto, gobbo buffone di corte, ha una figlia, Gilda, la cui esistenza tenta di mantenere segreta ai cortigiani, molti dei quali intendono vendicarsi di lui per le sue beffe feroci. Gilda, credendolo un povero studente, si è invaghita del frivolo e incostante duca di Mantova, introdottosi furtivamente nella sua casa per farle una corte appassionata. In un secondo tempo i cortigiani del duca, che intendono vendicarsi di Rigoletto, rapiscono Gilda e la conducono al palazzo, credendola però l’amante e non la figlia del buffone. Lei, sedotta dal duca, si dispera per la sua sorte; Rigoletto giura di vendicarne l’onta. Ingaggia quindi un sicario, Sparafucile. Ma all’ultimo momento Gilda, ancora innamorata del duca, si sostituisce a lui e cade pugnalata al suo posto. Gli interpreti saranno Rigoletto, buffone di Corte (baritono) Marzio Giossi Gilda, figlia di lui (soprano) Scilla Cristiano Il Duca di Mantova (tenore) Diego De Santis Sparafucile, sicario (basso) Massimiliano Catellani Maddalena, sorella di lui (mezzosoprano) Anna Malavasi Giovanna, custode di Gilda (soprano) Federica Giorgia Venturi Il Conte di Monterone (basso) Luca Gallo Il Cavaliere Marullo (baritono) Roberto Scandura Matteo Borsa, Cortigiano (tenore) Fabio Tamagnini Il Conte di Ceprano (basso) Luca Bauce La Contessa, sposa di Lui (soprano) Maria Vittoria Cucchi Un Paggio della Duchessa (soprano) Federica Giorgia Venturi.
Andrea Pantaleo
2 Commentii
” costruito dall’imprenditore Panfilo Iannamorelli”
Costruito dagli imprenditori Panfilo Iannamorelli e Attilio Della Sabina …
Un grazie di cuore all’Avvocato Lando Sciuba…
Ma il Presidente della Regione che arriva ad un evento culturale così particolare al Teatro Caniglia di Sulmona senza cravatta non è una stranezza ? Ma qualcuno perché non lo ha fatto notare ? A noi non interessa affatto l’aspetto politico ma un uomo che rappresenta una Istituzione così importante e non se ne rendo conto è allarmante