Home Regione Abruzzo Borse di studio universitarie, Stella (M5S): ”Dal governo di cdx solo annuncite cronica”

Borse di studio universitarie, Stella (M5S): ”Dal governo di cdx solo annuncite cronica”

Scritto da redazione
Barbara Stella (M5S)

Sulmona, 14 marzo -“Il tempo delle promesse è ampiamente scaduto e anche la pazienza di oltre 600 studenti che da più di un anno aspettano la borsa di studio del 2021/2022 che non arriva mai. In questa regione c’è un’unica certezza: l’annuncite cronica del governo di centrodestra che tra promesse e proclami continui dice di avere a cuore il diritto allo studio ma nei fatti vorrebbe garantirlo a “data da destinarsi”. A dirlo è il Consigliere regionale Barbara Stella (M5S) che da anni denuncia i continui ritardi da parte della Regione nell’erogazione delle borse di studio universitarie.
“Ogni anno per gli studenti idonei non beneficiari della regione Abruzzo- spiega Stella-  è un vero calvario. Stiamo parlando di giovani che hanno tutti i requisiti di reddito e merito per poter ricevere la borsa di studio ma che sono costretti per troppi mesi ad affrontare le spese a loro totale carico, come se le somme che hanno il diritto di ricevere fossero un rimborso.

Questa situazione, che riguarda quasi 3000 studenti tra l’anno accademico 2022/2023 e l’anno 2021/2022, innesca problemi enormi: non solo molti giovani rischiano la rinuncia agli studi, ma si potrebbe innescare una fuga di studenti verso altre regioni dove le borse di studio sono garantire con tempi certi “  La somma necessaria per la copertura totale delle borse dello scorso anno e che riguarda studenti dell’Università Chieti-Pescara è stata impegnata con determinazione del Servizio regionale preposto il 27/12/2022, ad anno accademico ampiamente concluso; siamo a marzo 2023 e gli studenti stanno ancora aspettando. I fatti parlano chiaro: il diritto allo studio per il governo regionale non è tra le priorità e siamo di fronte ad una palese incapacità di tutelare il futuro dei nostri giovani e di gestire la macchina amministrativa in modo efficiente”.

“E’ chiaro che qualcosa non funziona e nelle scorse settimane ho ritenuto necessario inviare una PEC e richiedere atti e informazioni prima il 24 gennaio e poi il 6 marzo, rivolgendomi al Servizio Formazione, Istruzione e Università e alla Ragioneria. Ci sono 3000 studenti e studentesse che aspettano da troppo tempo, ci sono famiglie in difficoltà alle quali bisogna dare risposte adesso. La Regione ha il dovere di erogare le borse di studio a tutti gli idonei non beneficiari nel più breve tempo possibile, sia per l’anno in corso che per l’anno oramai passato. Il tempo è abbondantemente scaduto”. 

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