Sulmona, 17 marzo– “Ho provveduto a sollecitare il Sindaco sulla necessitò di intraprendere l’iter necessario per firmare al più preso un Protocollo Istituzionale del Comune di Sulmona e Zona Zes”. Così in una nota la Consigliera comunale Teresa Nannarone.
Come è noto le Zone Economiche Speciali sono istituite al fine di favorire la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo, in alcune aree del Paese, delle imprese già operanti, nonché l’insediamento di nuove imprese e quindi l’occupazione.
Poiché anche Sulmona è tra i Comuni inclusi, è opportuno che quanto prima si avvii la procedura per cogliere, al pari di altri Comuni e territori, questa imperdibile opportunità.
“Ad oggi la Marsica, Ortona, Vasto, Pescara la zona Sangro Aventino – prosegue Nannarone – hanno già sottoscritto i protocolli propedeutici all’attrazione di nuove imprese e/o per aiutare quelle presenti per un totale 40 milioni di euro: completamento e potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria Fossacesia- Val di Sangro e della piastra logistica di Saletti ad Atessa (€ 24,4 milioni per consentire al sistema produttivo della Val di Sangro di essere sempre più competitivo); collegamento dell’ultimo miglio ferroviario al porto di Ortona (€4,8 milioni); banchina di Levante del porto di Vasto (€7,6 milioni); collegamento stradale fra il casello autostradale di Ortona e la Statale 16 (€2 milioni); una rotatoria lungo la statale 16 nel nucleo industriale di Vasto, di cui è già stato inaugurato ed aperto il cantiere (€1,2 milioni). Sulmona non può restare indietro.
Nuovi insediamenti, occupazione e ripresa delle attività produttive già in essere: questi i temi “veri” su cui concentrarsi e lavorare e che personalmente ho sempre ritenuto e ribadito dover essere il centro della nostra azione politica tanto da proporre un apposito emendamento al programma di mandato denominato “Patto per il lavoro”. Non possiamo perdere altro tempo, sono certa che il Sindaco si attiverà. Perdere questa opportunità sarebbe davvero un errore imperdonabile”.