Sulmona,10 aprile- Nel 157esimo incontro della rubrica “Dialoghi, la domenica con un libro” Marielisa Serone D’Alò ha presentato l’ultimo libro di Massimo Carugno (scrittore, opinionista, avvocato) “L’ombra dell’ultimo manto. Mistero di una storia spezzata” (PaperHill).
Serone D’Alò ha detto che “è il secondo romanzo di Carugno, il primo è del 2019. Si tratta di un libro colto e stimolante. Nella nota finale del testo l’autore precisa che le storie e i personaggi sono inventati ma i luoghi hanno un legame con lui. Le storie in questo romanzo si incrociano arrivando ad attraversare il globo, in posti noti a Carugno. C’è molta accuratezza nelle descrizioni. Il gioco di scatole che si percepisce nella lettura è quello che ti porta a voltare le pagine una dopo l’altra; l’affabulazione che c’è attorno al tema della Madonna che scappa è efficace. La questione del mistero è molto interessante, le figure femminili sono particolarmente affascinanti”.
Carugno parlando dei suoi due romanzi ha detto che “hanno entrambi come teatro piazza Garibaldi a Sulmona, già piazza Maggiore. L’idea è quella di dare corso a una quadrilogia ambientata proprio in questo scenario, pur non essendo le storie collegate tra loro. Sono uno scrittore che ama digerire le pagine una dopo l’altra, legge, rilegge e poi lima. Il tempo lo trovo organizzandomi rispetto agli impegni professionali, giornalistici e politici. Non si può scrivere se non si legge e quando si comincia a scrivere si è inevitabilmente influenzati dai gusti letterari. Personalmente da giovane ho avuto la fortuna di avere una madre che mi ha indotto a leggere e anche autori importanti, poi da Wilbur Smith, Dan Brown e Ken Follet ho recepito l’impostazione di essere molto minuzioso nelle descrizioni ed è per questo che ho inserito nell’ambientazione dei miei romanzi luoghi che ho visitato di persona. Ho avuto la fortuna di vedere il mondo e ho voluto calare nei miei romanzi queste esperienze. L’ambientazione a Sulmona nasce per una serie di motivi, innanzitutto perché è la mia città e mi piace farla conoscere, poi perché ho sempre pensato che la provincia sia più seducente e interessante delle metropoli, un approccio comune a molta della letteratura italiana. Il manto del titolo richiama quella della Madonna che cade quando inizia a correre nella nota processione della Madonna che scappa, e il mistero di Mina che viene svelato nel corso dell’amicizia di cui si parla nel libro”.
L’autore ha spiegato: “Il mio primo romanzo è in parte autobiografico, in questo non c’è niente di riferibile a me. I personaggi sono tutti di fantasia. Tre sono gli elementi fondamentali: lo scenario, la storia fatta di storie e il tema, che è quello del riscatto: ci sono una serie di personaggi che devono riscattare colpe proprie o di persone a cui sono stati vicini. Per il romanzo è stato fondamentale lo studio: sotto questo aspetto la parte più difficoltosa è quella ambientata in Vaticano, anche questo un luogo denso di misteri e storie seducenti”.