Se lo chiedono i Comitati Cittadini per l’ambiente a proposito dei lavori avviati in localtà Case Pente a Sulmona. Presentato al riguardo un apposito esposto-
Sulmona, 23 maggio – Comitati cittadini per l’ambiente hanno presentato un esposto ai Carabinieri Forestali di Sulmona in merito al cantiere avviato dalla Snam in località Case Pente per la realizzazione della centrale di compressione.
Con l’esposto i Comitati chiedono di accertare se l’avvio dei lavori da parte della Snam rispetti quanto stabilito nelle autorizzazioni rilasciate dai Ministeri competenti. Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 7 marzo 2018, con cui è stata autorizzata la costruzione della centrale stabilisce, all’art.5, che “è fatto obbligo alla Soc. Snam Rete Gas S.p.A. di adempiere alle prescrizioni impartite nel decreto di valutazione di impatto ambientale del 7 marzo 2011”.
Il decreto VIA del 7 marzo 2011 detta oltre 50 prescrizioni, delle quali 22 dovevano essere ottemperate “ante operam”. IL decreto, infatti, stabilisce espressamente che la compatibilità ambientale del progetto della centrale è concessa “a condizione che si ottemperi alle prescrizioni” da A1 a A22 “in sede di progetto esecutivo e comunque prima dell’inizio dei lavori”.
Alla data del 1° marzo 2023, quando sono cominciati i lavori a Case Pente, sostengono i Comitati Cittadini per l’ambiente, delle 22 prescrizioni ne risultavano avviate solo 2 da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. In data 11 maggio 2023, quindi ben oltre la data di inizio dei lavori, veniva convocato il Comitato VIA regionale per la Verifica di Ottemperanza di altre 6 prescrizioni “ante operam”. I Comitati cittadini chiedevano di essere auditi nella riunione dell’11 maggio e in ogni caso chiedevano un rinvio della pratica Snam al fine di fare preliminarmente chiarezza sulla situazione venutasi a determinare. La Stazione Ornitologica Abruzzese diffidava il Comitato VIA e il Servizio VIA regionali dal rilasciare qualsivoglia parere/istruttoria perché “il decreto autorizzatorio per la centrale Snam è ormai irrimediabilmente decaduto a marzo 2023 in quanto non risultano rilasciate proroghe sull’apposito sito del MASE”. La seconda proroga per l’inizio dei lavori è infatti scaduta il 7 marzo 2023.
Nella riunione dell’11 maggio la pratica Snam non è stata esaminata; essa, pertanto, è stata rinviata ad una prossima riunione del Comitato VIA regionale.
Con l’esposto i Comitati chiedono di verificare se le attività avviate il 1° marzo a Case Pente dalla Snam si configurano come “inizio lavori” – come la stessa Snam ha comunicato al MASE e al Comune di Sulmona -. In questo caso tali attività appaiono in aperto contrasto con il decreto VIA e specificamente nella parte in cui si stabilisce espressamente che la compatibilità ambientale è concessa ”a condizione” che le 22 prescrizioni vengano ottemperate “prima dell’inizia dei lavori”. Qualora le attività in corso non siano configurabili come “inizio lavori”, il decreto con cui è stata autorizzata la costruzione della centrale è da ritenersi decaduto perché l’inizio dei lavori sarebbe dovuto avvenire entro il 7 marzo 2023, data di scadenza della seconda proroga.
Pertanto, qualora le attività poste in essere dalla Snam non siano conformi alle norme vigenti e alle autorizzazioni concernenti la realizzazione dell’opera, i Comitati chiedono di adottare ogni opportuno provvedimento previsto dalla legge, non escluso, qualora ne ricorrano le condizioni, il sequestro del cantiere.