Il Movimento Ripensiamo il Territorio per anni protagonista di tante battaglie legate alla coesione territoriale, alla programmazione regionale, alla scarsa attenzione riservata dalla Regione a questo territorio ma anche alla voglia di costruire la ‘Grande Municipalità’ attorno ad un ruolo nuovo di Sulmona, alla lotta allo spopolamento, alla convinzione di puntare sulle sette Aree funzionali. E poi i problemi della sanità, trasporti, occupazione, servizi sociali. Come non ricordare il Convegno organizzato proprio in città con il Ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca e la costituzione a Palazzo San Francesco della “Giunta del territorio”. Poi niente più, la città fatica ad assolvere al ruolo di città guida di un vasto territorio. Troppi litigi e solo chiacchiere. Ed ecco che il RIT ricorda ai politici di oggi le occasioni mancate. Poi un annuncio che lascia ben sperare “Noi vogliamo riprovarci per il bene del nostro territorio”
Sulmona, 8giugno– La grave e delicata situazione politica che sta vivendo non solo Sulmona, ma attraversa anche l’intero territorio del Centro Abruzzo, relegato ai margini dell’intera politica regionale, dovrebbero spingere un po’ tutti ad una riflessione attenta sulle cose che non hanno funzionato.
Secondo noi in primo luogo la scelta di una classe politica e dirigente amministrativa inadeguata, a Sulmona e nel territorio, la carenza di idee capaci di organizzare un modello di programmazione indispensabile per muoversi con una visione strategica adeguata ai tempi e la convinzione che oggi, più di ieri, è necessario rilanciare una coesione territoriale efficace ed efficiente.
Nelle continue instabilità del Comune di Sulmona e nei fatti che si susseguono tuttora nell’incapacità di produrre un’amministrazione che sappia dare, una Visione a sé stessa e al Territorio circostante, di crescita e speranza, vale la pena ricordare che sin dal 2012 il Movimento Ripensiamo il Territorio (RiT), lanciò la Visione strategica di riunire tutto il Centro Abruzzo in nome della Coesione Territoriale e nella scia della Strategia Europea, e supportata dalla Legge Del Rio con adeguati incentivi economici ed organizzativi stimolanti.
La grave situazione politica che sta vivendo oggi la città di Sulmona e la delicata situazione sociale ed economica che sta attraversando l’intero territorio del Centro Abruzzo, relegato ai margini dell’intera politica regionale, dovrebbero spingere un po’ tutti ad una riflessione attenta sulle cose che non hanno funzionato.
RiT supportato da Confindustria e ANCE L’Aquila, da nov. 2012 lanciarono con un Convegno a Sulmona, sotto il patrocinio del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione del Ministro Fabrizio Barca. dal titolo la Grande Municipalità del Centro Abruzzo, attraverso la fusione dei comuni dell’alta Valpescara e della Valle Peligna, nonché l’alta Val di Sangro, riunendo ben 90 comuni per giungere a una Popolazione di circa 90.000abitanti e, quindi a una Città diffusa che costituisse la seconda città più grande d’Abruzzo.
Seguirono ben 10 anni di Convegni, Incontri, Dibattiti, nei vari centri interessati, con la partecipazione ed attenzione del Ministro Fabrizio Barca. E la propulsione del Presidente Confindustria l’Aquila e di Ance, con l’attenzione dei Presidenti regionali Chiodi e poi D’Alfonso che produssero una Legge regionale sulla Coesione che incentivarono e supportarono la Legge nazionale Del Rio, con l’Obiettivo strategico di proiettare Sulmona come Capofila della Grande Municipalità del Centro Abruzzo.
Essa fu poi inserita nel programma amministrativo del Sindaco Ranalli con l’attivazione della Giunta del Territorio con gli altri comuni limitrofi. Si sarebbe dovuta costituire una Città diffusa, con la sinergia e la visione di sviluppo che frenasse lo spopolamento in atto.
Oggi, giugno 2023, purtroppo c’è da rilevare che nonostante tutto l’impegno di R.I.T. con convegni, incontri, iniziative di dialogo e disponibilità di facilitazioni economiche, pari a circa milioni di euro in 10 anni, prospettantisi e provenienti dalla Legge Del Rio- ancora in una situazione preoccupante per la gestione amministrativa di Sulmona che sembra puntualmente destrutturarsi come fosse afflitta da un morbo inguaribile.
Sembra di vedere la ripetizione e la disgregazione, come avvenuto con le passate amministrazioni, con nessuna Visione strategica che vada nella direzione di risolvere i problemi del territorio e con una Città che si continua a deprimere.
D’altra parte se si tiene conto che molti dei protagonisti delle alterne vicende politiche di ieri sono ancora oggi, in prima linea, con ruoli politici e istituzionali importanti mentre la condizione generale del territorio è peggiorata (basti esaminare le cifre dello spopolamento della popolazione negli ultimi 8 anni con la fuga di oltre 5 mila unità) si capisce bene quanto la preoccupazione della gente oggi sia è forte.
Ed allora che fare? Dobbiamo necessariamente ripartire, smettendo di piangersi addosso, proprio da lì dove siamo stati costretti a fermarci. Noi vogliamo riprovarci per il bene di questo nostro territorio. –
MOV. RIPENSIAMO IL TERRITORIO