Partiti fantasmi e scelte sbagliate pur di remare contro qualcuno ma anche furbetti da quattro soldi stando portando la città allo sbando nonostante la tenacia e la capacità del sindaco Di Piero. Ma Sulmona merita ben altro da entrambi gli schieramenti per costruire forme di coesione e di solidarietà per spingere la Regione in una fase assai delicata e con grandi opportunità da cogliere ad avere maggiori attenzioni per questo territorio. E invece? Oggi nuova seduta del Consiglio comunale che ha confermato in pieno le impressioni degli ultimi tempi. In serata è arrivata una nota di Franco Di Rocco, Capogruppo della lista “ Sulmona al Centro” che non risparmia colpi alla maggioranza. Anzi va anche oltre. Ecco perchè
Sulmona, 14 agosto – Il Sindaco si dimetta come ultimo atto di dignità verso la città di Sulmona. Lo spettacolo offerto oggi in Consiglio, scrive Franco Di Rocco, è solo il triste epilogo di un’esperienza nata solo su presupposti elettorali e di una compagine che non è mai riuscita ad amministrare. La conclamata crisi si è trasformata in un tutti contro tutti senza esclusione di colpi tutto interno alla maggioranza.
Bisogna riconoscere come l’esperimento “Liberamente Sulmona” sia stato un fallimento in termini di idee e di ideali ed oggi anche e soprattutto in termini numerici. Una maggioranza ormai inesistente e incapace di garantire il numero legale in prima convocazione su un atto, l’assestamento di bilancio, di vitale importanza per il prosieguo dell’amministrazione salvo poi approvarlo con soli 7 + 1 voti favorevoli, il paradosso della “non maggioranza”.
Una Città tradita, immobile, presa in giro da chi prometteva di salvarla (da chi poi?) e trascinata in un pesante isolamento politico e strutturale senza precedenti. Il Sindaco sia consequenziale con quanto dichiarato alla stampa, prenda atto di non avere più una maggioranza a suo sostegno e con atto di responsabilità permetta ai cittadini di scegliere per Sulmona un nuovo governo affidabile e concreto.
Dica inoltre il Sindaco, conclude il Consigliere di opposizione Di Rocco, quali condizionamenti e ricatti ha subito e da chi sono stati perpetrati altrimenti le parole pronunciate in Consiglio non saranno che vuote allusioni che non si confanno al ruolo istituzionale ricoperto.