Sulmona, 25 settembre – E’ sicuramente quello di oggi il giorno più lungo per la città. Alle ore 12 nell’Aula consiliare di Palazzo San Francesco, è in programma una conferenza stampa del sindaco della città, Gianfranco Di Piero, sulla “Situazione politico-amministrativa“ che si è creata e “sono previste delle comunicazioni”.
Da una prima interpretazione del messaggio c’è da aspettarsi qualcosa “di grosso” Infatti c’è molta attesa in queste ore in città per conoscere gli sviluppi della crisi e soprattutto capire quali potrebbero essere le prospettive, possibili, più utili per Sulmona ed il territorio.
Oggi sapremo finalmente se la condizione che si è determinata può essere ricucita sulla base di una serie di condizioni precise oppure se bisognerà prendere atto che non ci sono più spazi per andare avanti e quindi la via obbligata resta quella dello scioglimento del Consiglio comunale per tornare al voto.
Di certo in città c’è sconcerto ma anche irritazione per il clima fastidioso che caratterizza la politica cittadina e per talune vicende che si sono intrecciate a Palazzo San Francesco.
Mai Sulmona si era trovata a vivere negli ultimi trenta anni (ma forse anche più) una stagione politica così buia in una fase tanto delicata come quella che si sta attraversando e con una classe politica e amministrativa non adeguata rispetto alle tradizioni e al prestigio della politica cittadina.
Ma tornare al voto in anticipo a Sulmona a cosa può servire e quale formazione, politica o civica, può avvantaggiarsi di questo passaggio? E poi se non ci saranno ancora le condizioni per superare la crisi che oggi la città sta vivendo come si potrà andare avanti?
Ed ecco allora che da qualche giorno una proposta sale da certi ambienti cittadini.
Il sindaco Di Piero provi a giocare la sua ultima carta e si presenti in Consiglio comunale con una giunta di “salute pubblica” individuando tutte personalità esterne di prestigio o comunque particolari competenze culturali e professionali oppure di grande esperienze amministrative.
Poi provi a sfidare il Consiglio comunale per richiedere il sostegno e la solidarietà attorno a questa proposta che potrà camminare solo se avrà il voto favorevole ed il consenso degli inquilini di Palazzo San Francesco.
Una soluzione obbligata per evitare lo scioglimento dell’Assemblea civica ed il ritorno alle urne e in questo modo i sulmonesi potranno capire chi vuole bene alla città o chi, per calcolo politico e di comodo, rifiuta anche questa opportunità.
Non ci resta che aspettare qualche ora e poi, magari, capiremo tante cose.