Il consigliere regionale interviene nuovamente su un problema che preoccupa tantissimi. Cittadini e imprese abruzzesi con tantissimi cantieri a rischio–
Sulmona, 2 ottobre- “Ritengo urgente portare a termine entro fine legislatura la problematica del Superbonus e dei crediti incagliati che ha messo tanti cittadini e imprese abruzzesi in ginocchio e lasciato i lavori in corso in numerosi cantieri della nostra Regione”. Così interviene il consigliere regionale Americo Di Benedetto, nuovamente, sull’argomento dei crediti incagliati e sul Superbonus. “Si tratta di questioni che andrebbero risolte a livello nazionale ma dal momento che è chiara la contrarietà a livello governativo la volontà a non prorogare l’incentivo per l’edilizia cosi com’è dobbiamo andare avanti a livello regionale e bisogna farlo con una certa celerità, come hanno fatto la Regione Basilicata e il in ultima la Regione Lazio approvando una legge che permette alle società partecipate di acquisire i crediti dei cosiddetti “esodati”, coloro che hanno iniziato i lavori con l’idea di poter cedere i crediti alle banche e dal decreto blocca crediti si trovano in una situazione di stallo.”
Entrando più a fondo nella questione, Di Benedetto continua: “La scorsa settimana ci sono stati evoluzioni importanti a tal proposito. In primis, considerando la questione da una prospettiva nazionale, il 28 settembre è stato approvato il disegno di legge di conversione del Decreto Asset in Senato, senza l’approvazione degli emendamenti di opposizione e maggioranza tesi a prorogare i termini del Superbonus per i lavori in corso sui condomini. Se anche alla Camera non si apporteranno modifiche alla legge, i condomini, dal prossimo primo gennaio, vedranno scendere il beneficio dal 110% al 70%, e sono circa 20 mila i cantieri che potrebbero non concludere gli interventi del Superbonus con notevoli riflessi negativi su cittadini imprese e lavoratori. Inoltre l’Eurostat ha emesso il suo parere sulla questione, precisando che i crediti d’imposta derivanti dal superbonus sono “crediti pagabili”.
Ciò sta a significare che tali crediti dovranno essere considerati interamente nell’anno in cui viene effettuato il lavoro. Pertanto i crediti derivanti dai lavori del 2023 devono essere contabilizzati nel bilancio dello Stato dello stesso anno. Questa è una notizia che apre prospettive positive per il futuro economico del Paese, visto che pur aumentando il deficit per il 2023, si libereranno maggiori risorse da cui attingere per la manovra finanziaria del 2024. Inoltre, “i crediti pagabili”, come riportato dal Servizio Bilancio dello Stato della Camera nella relazione concernente le misure urgenti in materia di cessione dei crediti, ‘Non concorrono … a formare l’aggregato del debito rilevante ai fini delle regole europee altre passività delle Amministrazioni pubbliche, quali, appunto i crediti fiscali pagabili’. Infine, come già anticipato, dopo la Basilicata, il 27 settembre, anche la Regione Lazio ha approvato la legge per la cessione dei crediti fiscali del Superbonus. Sei mesi fa in un Consiglio Straordinario intervenni apprezzando, tra l’altro, le iniziative del Presidente Lorenzo Sospiri e del Capogruppo del M5S, Francesco Taglieri per la presentazione di due proposte di legge finalizzate a trovare una soluzione per i crediti incagliati nella nostra Regione. Da allora tutto tace, si può ben dire che c’è un silenzio assordante sul tema dei crediti incagliati. Sollecito, pertanto, ad accelerare l’iter legislativo delle predette proposte per tentare di trovare una soluzione per gli abruzzesi prima di fine legislatura”.
“Ribadisco quanto ho già dichiarato nei giorni scorsi: il problema dei crediti incagliati va risolto a livello nazionale. Tuttavia, di fronte all’assoluto immobilismo del Governo, è giusto che la Regione con apposita legge dia il proprio contributo per trovare soluzioni che possano andare incontro, in particolare alle piccole e medie imprese, professionisti e lavoratori che anche in Abruzzo hanno grossi problemi di sopravvivenza a causa della mancanza di liquidità. È per questo che è estremamente urgente che la nostra Regione si doti di una normativa in tal senso, al pari della Basilicata e del Lazio, accelerando l’esame dei due progetti di legge succitati.
L’urgenza dell’approvazione della legge deriva da una serie di motivi. In primis, lo stato di drammatica crisi di molte imprese; ma anche la scadenza elettorale per il rinnovo del Consiglio che comporterà la decadenza dei progetti di legge non approvati. Si dovrà poi quantificare l’ammontare dei crediti acquisibili dalle società partecipate, dovrà essere adottato da parte della Giunta il regolamento attuativo che dovrà stabilire delle regole di garanzia per le società che acquisiranno i crediti e una sorta di ordine e priorità per l’esame delle domande di cessione. Infine sarà necessaria la realizzazione di una piattaforma informatica che faccia incontrare la domanda e l’offerta.” E conclude il Consigliere: “Il Governo è sordo alle giuste richieste di imprese, professionisti e cittadini interessati alla prororga dei termini del superbonus per i condomini e sottovaluta il giudizio di Eurostat. Il governo della Regione Abruzzo che potrebbe contribuire a dare una parziale soluzione ai crediti incagliati, sembra, al momento, non avere alcun interesse nonostante nel Consiglio straordinario del 2 marzo tutte le forze politiche condivisero la necessità di trovare una soluzione. In sintesi, c’è tanto lavoro da fare e non c’è più tempo da perdere, altrimenti quando la legge regionale e le norme attuative saranno in vigore sarà ormai tardi.”- conclude Di Benedetto.