Sulmona, 6 Ottobre- Le eccellenze d’Abruzzo fanno breccia sulla penna del maestro orafo Montaldi che inserisce l’aglio rosso di Sulmona nella collezione “I love Abruzzo”. Non ci sono solo le tradizioni e i luoghi a raccontare una Terra, ma anche i prodotti tipici, con i loro profumi e le loro storie.
Per questo il maestro Giuliano Montaldi, dopo aver creato il ciondolo dedicato allo zafferano, quello sull’arrosticino e l’altro sul Montepulciano, ha deciso di realizzare qualcosa di ancora più speciale. Grazie alla sua ricerca e ai numerosi bozzetti realizzati a mano nel laboratorio di via Corradini ad Avezzano, è nato l’aglio rosso di Sulmona. Si tratta di un ciondolo della collezione “I love Abruzzo” molto particolare perché creato in argento e smalto.
L’aglio di Sulmona è una vera e propria eccellenza abruzzese, un prodotto ricco di allicina la portentosa molecola dalle straordinarie proprietà medicinali.
Montaldi parlando con produttori, storici e antropologi ha scoperto la lunga tradizione dell’aglio rosso di Sulmona, i suoi principi solforati e il suo mercato che arriva anche oltre i confini abruzzesi. Ispirato dalle tuniche esterne di colore bianco e dalle tuniche dei bulbilli di colore rosso porpora ha deciso di inserirlo nella sua collezione che vanta ormai decine e decine di ciondoli dedicati esclusivamente all’Abruzzo.
“Le eccellenze abruzzesi sono tante, dalla storia all’archeologia, fino alla tavola”, ha raccontato Montaldi, “spesso nelle mie ricerche mi trovo a dover fare delle scelte perché abbiamo veramente un patrimonio ricchissimo. Con l’aglio posso dire che è stato amore a prima vista perché i suoi colori mi hanno subito affascinato. Ho lavorato molto per creare qualcosa di speciale che potesse dare il giusto valore a questo nostro prodotto tipico. Il risultato lo lascio giudicare a tutti voi. Ringrazio il Consorzio produttori aglio rosso di Sulmona per la preziosa collaborazione”.
Il ciondolo dedicato all’aglio rosso di Sulmona verrà presentato domani, sabato 7 ottobre, alle 11, in collaborazione con il Consorzio produttori, all’Abbazia Celestiniana di Santo Spirito al Morrone.