“Giorgia Meloni e il suo Governo, tra ipocriti festeggiamenti e una propaganda sempre più rabbiosa, ormai assomigliano a una strampalata orchestrina sul Titanic della nostra Sanità. Ancora oggi articoli di giornale ci rammentano che abbiamo 22 milioni di cittadini in lista di attesa per una visita o un intervento, con 2,5 milioni di persone che hanno rinunciato definitivamente a curarsi. In attesa che Giorgia Meloni e i suoi adulanti compagni di maggioranza finiscano di festeggiare un anno di disastri governativi, ci sono italiani che, nell’attesa, rischiano di morire. Cosa fa il Governo di fronte a tutto questo? Cerca di difendersi raccontando al Paese che ci sarebbero 3 miliardi in più per contrastare le liste di attesa. Peccato che questi 3 miliardi vadano solo a compensare un taglio della spesa sanitaria previsto già nella Nadef”. Lo scrive in un post su Facebook Mariolina Castellone (M5S), vicepresidente del Senato.
“La conclusione è che nel 2024, in termini assoluti, ci saranno solo briciole per la sanità pubblica. Perché poco più di 1 miliardo di euro è insufficiente a contrastare anche i soli costi dell’inflazione e i costi energetici, figuriamoci le liste di attesa. In più queste striminzite risorse non possono essere usate per assumere personale sanitario. La vera cifra stilistica del Governo è un taglio della spesa sanitaria in rapporto al Pil di 6 miliardi circa nel 2024 e di 15 miliardi rispetto al 2021, ultimo anno in cui il Governo Conte II e il M5S avevano lasciato in eredità una spesa sanitaria in rapporto al Pil al 7,1%, che oggi corrisponde esattamente alla media Ocse e Ue. Nel 2024, invece, la scure dell’austerità meloniana ci riporterà verso il 6,3% di spesa sanitaria in rapporto al Pil”.