La collettiva di pittori peligni protagonista al Centro di Documentazione “Ocriticum”
Cansano, 27 dicembre -Il rapporto tra Ovidio e la natura, il paesaggio, la bellezza del nostro territorio: questo è il tema della mostra di pittura collettiva “Ovidio e Ocriticum. Credibile est illi numen inesse loco”, allestita a Cansano, nella sala convegni del Centro di Documentazione “Ocriticum”, in questi giorni di festività natalizie.
L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 22 dicembre, nell’ambito di un incontro condotto da Rosa Giammarco, al quale sono intervenuti il vicesindaco di Cansano Maria Donata Di Gregorio e il consigliere Pasquale Di Giannantonio, l’artista Antonio Del Beato e le già funzionarie di Soprintendenza Anna Colangelo e Rosanna Tuteri, che hanno affascinato il pubblico con relazioni riguardanti, rispettivamente, Ovidio nella storia dell’arte e l’immaginario mitico-rituale nel santuario italico-romano di Ocriticum.
La collettiva ha visto l’adesione di alcuni tra i principali pittori e artisti peligni: Girolamo Botta, Enrico Cappuccilli, Giovanni Carrozza, Achille Curatella, Simone D’Amico, Antonio Del Beato, Guido D’Orazio, Maria Facchini, Mario Maiorano, Umberto Malvestuto, Nestore Presutti, Mario Sulprizio. Le opere, ispirate al mundus ovidiano e in particolare alle Metamorfosi, vera e propria “enciclopedia” di miti, evocano con vigore e chiarezza l’immaginario collettivo antico, fatto di storie e divinità immerse nei paesaggi ancestrali. La connessione tra Ovidio e il sito archeologico di Ocriticum, dominato dalla Maiella e circondato dalla natura intatta, si scopre dunque naturale, forte e immediata.
La mostra sarà visitabile fino al 7 gennaio negli orari 10:00 – 12:00 | 16:00 – 18:00. Per informazioni e aggiornamenti, seguire le pagine social istituzionali del Comune di Cansano e del Parco Archeologico di Ocriticum, oppure contattare via Whatsapp il numer