Sulmona,9 febbraio– Preoccupano le dichiarazioni del centro-destra sulla velocizzazione della ferrovia Roma/Pescara, che riguarda anche il tracciato sul territorio di Chieti e di San Giovanni Teatino. Il Governo avrebbe individuato (?!) le risorse necessarie per l’opera che erano state stralciate dal Pnrr.
Se fossimo Consiglieri Comunali di Pescara, oggi usciremmo con dichiarazioni entusiastiche di sostegno… Ma siamo Consiglieri del Comune dell’Aquila e siamo davvero molto preoccupati.
Andando a vedere le 164 pagine del progetto disponibile al link:
appare chiaro come la linea “tagli” in 2 la nostra regione, da Roma a Pescara appunto, senza toccare L’Aquila che resterebbe totalmente scollegata dall’infrastruttura ipotizzata.
E’ da premettere che molto probabilmente la ferrovia Roma/Pescara non si farà, semplicemente perché non si farà la grande infrastruttura europea da Barcellona alla Cina della quale essa è parte, dopo la decisione europea di uscire dalla grande Via della Seta verso la Cina. Si farà soltanto la tratta Pescara/Manoppello, al servizio del corridoio adriatico verso il mar Rosso, che assorbe il 13% dell’export italiano.
Ma che la ferrovia Roma/Pescara si faccia interamente o parzialmente, una cosa è certa: L’Aquila in ogni caso non c’è! Il Capoluogo di regione, quindi, nella visione di Marsilio perde connettività in quanto totalmente emarginato dalle grandi direttrici europee della mobilità. Né recuperiamo sul terreno delle nuove tecnologie dell’informazione in quanto ampie zone dell’Aquila sono prive di fibra e relativi servizi di connettività avanzata a causa dei forti ritardi dell’Amministrazione nel rendere operativo lo “smart tunnel”.
Non vi è, e vi invitiamo a controllare, nei progetti in essere, nessuna infrastruttura, nessuna linea di connessione tra L’Aquila e la rete ferroviaria, né a Carsoli né a Tagliacozzo, né ad Antrodoco, come pure si era ipotizzato.
Non c’è alcun progetto di collegamento e tantomeno ci sono le risorse; solo promesse e pie intenzioni.
Di fatto, per far capire a chi legge il danno enorme che subiremo, è come se l’autostrada che da Roma va verso Teramo, non avesse i caselli di entrata e uscita all’Aquila.
Il disegno di esclusione del comprensorio aquilano portato avanti da Marsilio ci allontanerebbe ancor di più dai rapporti economici, commerciali e lavorativi con Roma e altrettanto con Pescara; saremmo condannati all’aggravamento dell’isolamento e non potremo certo concorrere con altre aree ben più servite.
Non vogliamo farne neanche una questione di destra-sinistra perché qua i partiti in campo sono quello della costa che legittimamente vuole il progresso delle sue zone, e quello delle zone interne, il nostro, che evidentemente non si dimostra altrettanto capace di fare squadra per ottenere infrastrutture che sono decisive per il nostro territorio.
Soprattutto, di fronte al progetto che vuol dire azzerare ogni ipotesi di ripresa del nostro territorio, non solo non protestiamo, ma addirittura qualcuno applaude.
Noi no. E invitiamo tutta la politica cittadina a unirsi su questo tema superando, come stiamo facendo noi in questo momento, ogni logica di partito che pur comprendiamo, ma che secondo noi deve contare di meno della nostra città.
I Consiglieri Comunali
Gianni Padovani
Enrico Verini
1 Commento
Ma non si farebbe prima a trasferire il capoluogo da L’Aquila a Sulmona?