Già Vice sindaco della città, con la passione della politica, mai al centro di polemiche ma sempre con il sorriso, oggi riprova con la corsa verso l’Emiciclo convinta che in questo territorio non servono più chiacchiere a vuoto ma occorrono i fatti concreti. Già perché com’è capitato tante volte “passata la festa delle elezioni”… questo il Centro Abruzzo si ritrova ad affrontare tanti problemi che aspettano risposte precise. Abbiamo voluto incontrarla per conoscerla da vicino, raccogliere le sue sensazioni a poco meno di trenta giorni dal voto e soprattutto i suoi sogni precisi arrivando in Consiglio regionale
Perché ha scelto proprio ora di tuffarsi in questa competizione elettorale?
Il mio percorso politico non inizia oggi. Ricordo la mia presenza in qualità di Vice Sindaco del Comune di Sulmona nell’amministrazione Ranalli e la partecipazione alle regionali del 2014. Torno oggi per dare il mio contributo al territorio, e comunità che non ho mai trascurato ma che ho servito in altri ruoli. Un territorio che ha bisogno dell’impegno di tanti per affrontare problematiche non risolte e che nel tempo si sono aggravate ulteriormente.
Professionista, donna, madre con esperienze di amministratore comunale (Vice sindaco a Sulmona) ma soprattutto con una grande sensibilità per i problemi della città? E’ vero?
Sono nata e risiedo in Sulmona. A Sulmona dedico la maggior parte del mio impegno di cittadina attenzionando principalmente il sociale anche gestendo un patronato, il mondo dell’associazionismo e del volontariato( vicinanza e sostegni agli operatori turistici, alle associazioni culturali, al mondo sportivo, dell’arte etc), favorendo le politiche giovanili rivolte soprattutto agli studenti(domani protagonisti della società) delle Scuole di ogni ordine e grado presenti nella città e oltre, sostenendo le procedure per una presenza universitaria/specializzazione nella nostra città;
Presidente della Giostra europea un evento straordinario che da anni affascina sempre piu’ la gente e la spinge ad arrivare a Sulmona. Qual è stata la sua ricetta ?
Non ci sono ricette speciali per quanto mi riguarda. Semplicemente l’amore per la mia città riconoscendo agli ideatori e organizzatori di questo importantissimo evento il merito di avere dato una caratterizzazione culturale e turistica alla nostra città con la particolare rievocazione storica della Giostra Cavalleresca di Sulmona, della Cordesca dei bambini unica in Italia e in Europa, della Giostra Europea e dei Borghi più belli d’Italia.Dobbiamo lavorare tutti e collaborare sostenendo le iniziative e le attività che danno lustro, aggiungono valore, promuovono la città e la sua economia. Inoltre, l’aver attribuito al nostro Pietro da Morrone- Papa Celestino V il ruolo di ambasciatore di pace è stata una buona intuizione per arricchire di significati un evento già di per se importante e che ci consentirà di arrivare in Europa con una giostra europea maggiormente carica di valori.
In Abruzzo e nella Valle peligna la politica sta vivendo una stagione complicata e la Regione continua a muoversi con grandi difficoltà. Perché ?
A mio avviso in Valle Peligna c’è stata scarsa rappresentanza politica nell’affrontare le tante problematiche esistenti e quindi scarse risposte unitamente ad una mancanza di programmazione e di progettazione. In sostanza la visione dell’Abruzzo che vorrei ma soprattutto della Valle Peligna che vorrei, in considerazione delle eredità che ci sono pervenute.
Spesso sentiamo gente, soprattutto giovani, lamentarsi sulle cose che non vanno per le scarse speranze di sognare un futuro diverso proprio dalle nostre parti senza fuggire lontano. Cosa pensa di fare arrivando a Palazzo dell’Emiciclo?
Garantire alle persone, ai giovani la possibilità di restare nel territorio. Ritengo che ciò che può garantire la sopravvivenza e lo sviluppo di qualsiasi territorio è legato alla capacità di formare competenze e risorse umane da impiegare in loco per inserirle nel proprio sistema produttivo. Come? Assicurando una offerta scolastica formativa a tutti i livelli in grado di perseguire questo obiettivo. Io ci sto lavorando da tempo intessendo rapporti con gli enti preposti. Non è facile ma neanche impossibile.
Occupazione ma anche altro: sanità da migliorare e potenziare, trasporti, coesione territoriale, spopolamento, investimenti, cultura, turismo, agricoltura ecc. Sulmona ed il Centro Abruzzo debbono tornare al centro dello scacchiere regionale se vogliono reinserirsi e contare qualcosa nella programmazione regionale. E’ così?
Si è così. Queste domande, tra l’altro, sono tutte ricomprese nel mio impegno con le elettrici ed gli elettori. La istituzione delle 7 aree funzionali regionali, sostenuta da Ronci, credo possa essere un primo ambito. Secondo passo la rivisitazione di misure ed interventi a sostegno dell’economia nelle aree svantaggiate che ha determinato forti squilibri, una rivisitazione, alla luce dei nuovi dati demografici, della tendenza rispetto al saldo tra imprese costituite e cessate nei vari comparti , oggi non più rinviabile , in agricoltura , nel commercio nell’artigianato. Assicurare la libertà di curarsi restituendo al sistema sanitario regionale efficienza ed efficacia maggiori per ridurre i tempi della diagnostica e permettere alle persone di potersi curare presto e bene scongiurando viaggi oggi definiti di turismo sanitario e costose prestazioni private. Assicurare la libertà di rinascere nel senso letterale della parola per consentire che si possa tornare a nascere nei nostri luoghi assicurando ai reparti il migliore funzionamento. Potenziare la rete dei trasporti e l’intermodalità su base regionale e locale, anche per limitare lo spopolamento.
Una donna attiva e impegnata in politica sa anche, come è stato ribadito nel giorni scorsi dalla Presidente della Corte d’Appello dell’Aquila Fabrizia Ida Francabandera, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario cha parlato emergenza femminicidi in Abruzzo- Cosa pensa di fare ?
Mi sono occupata durante il mio dottorato universitario di diritti delle donne e di pari opportunità con conseguente ricerca presso l’Univaq. Ho maturato da tempo l’ idea di perseguire la strada delle strategie politiche mirate all’educazione e alla promozione di campagne di sensibilizzazione. Investire nella formazione, scolastica e sociale. Istituire un tavolo/Osservatorio a tutela dei diritti e delle pari opportunità delle persone in ogni ambito della vita con progetti di formazione scolastica e sociale.
Tre idee per la sua città su cui intende battersi presto in Regione
La nostra città ha necessità secondo me di tornare al centro dello scacchiere della politica regionale per la sua storia, l’arte, la sua vocazione per la cultura, per la sua condizione sociale ed economica. Il recente rapporto sullo spopolamento necessita di un cambio di passo urgente della politica e delle Istituzioni, di tanta solidarietà e soprattutto di collaborazione ampia. La città ha bisogno, ancora, di idee concrete ed urgenti per combattere le nuove povertà un fenomeno sociale che negli ultimi tempi si è aggravato dalle nostre parti. Ed infine è necessario lavorare per ripristinare a Sulmona una presenza universitaria aprendo un confronto ampio e costruttivo con gli Atenei abruzzesi
Perché gli elettori dovrebbero votarla?
Domanda imbarazzante ma molto utile. Con grande sincerità vorrei invocare per il 10 marzo un voto utile per tutti, per Sulmona, per il comprensorio, per le famiglie, per i giovani, per quanti vivono in condizioni di difficoltà. Per un nuovo futuro. Perché la città torni ad esercitare un ruolo strategico, lo dobbiamo al nostro passato, alla nostra storia, a tanti donne e uomini che l’hanno resa grande. Aiutiamoci votando tutti uniti Luisa Taglieri o più semplicemente la vostra sempre amica Luisa.
Lucilla Di Vito
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