L’inchiesta di Presa Diretta, curata dal giornalista Marcello Brecciaroli, in onda ieri sera su Rai 3, ha confermato quanto i comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona vanno dicendo da anni
Sulmona, 9 aprile- “Non ha fatto una bella figura Marco Marsilio nella puntata di Presa Diretta andata in onda ieri sera su RAI 3. Neanche questa volta ha avuto il coraggio di metterci la faccia, così come non l’ha avuto nelle riunioni indette dal Governo alle quali delegò un funzionario regionale per far dire che il metanodotto non crea nessun problema al nostro territorio, stendendo servilmente un tappeto rosso ai piedi della Snam. Si è dato da fare solo quando ha sentito il tintinnio dei trenta denari del suo tradimento, sotto forma di non meglio precisati “ristori” che la multinazionale del gas dovrebbe versare come compensazioni per gli enormi danni e gli elevati rischi ai quali verrà esposto l’Abruzzo e l’intero Appennino. Come se la salute e la sicurezza, in una parola la vita dei cittadini, fosse una merce da vendere all’asta. E dire che c’è ancora qualche sindaco che, seguendo le orme di Marsilio e Biondi, spera ingenuamente che la Snam, in cambio del metanodotto, conceda gentilmente degli sconti in bolletta. Non hanno ancora capito che per la Snam i nostri sono solo territori da sacrificare per i suoi profitti”. Lo sostiene Mario Pizzola dei Comitati Cittadini per l’ambiente commentando il significato della trasmissione
“L’inchiesta di Presa Diretta, curata dal giornalista Marcello Brecciaroli, ha confermato – spiega ancora Pizzola– quanto i comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona vanno dicendo da anni; ed ha smontato pezzo per pezzo la narrazione, sostenuta dai grandi organi di stampa, sulla cosiddetta “strategicità” di un’opera che in realtà è perfettamente inutile.
Michele Governatori, esperto di ECCO, il centro studi specializzato in materia di energia e gas, ha spiegato che l’unico motivo per cui la Snam giustifica la realizzazione della Linea Adriatica sta nell’ipotesi che da oggi in poi i consumi di gas in Italia non scendano; ipotesi, questa, che Governatori giudica “del tutto inverosimile”. Allora perché la Snam si espone in un’opera così rischiosa sotto il profilo economico? “Perché – ha detto Governatori a Presa Diretta – la Snam non è un’azienda di mercato, più investimenti fa e più gli verranno remunerati, in una logica sostanzialmente priva di rischio”. In pratica a pagare sarà l’Europa, lo Stato italiano e i cittadini italiani attraverso le loro bollette energetiche.
Il presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, ha confermato quanto da anni sostiene il geologo Francesco Aucone – che è stato sempre a fianco della nostra lotta – e cioè che la Snam ha sottovalutato notevolmente il rischio sismico connesso all’opera. Secondo Doglioni, i valori relativi alle accelerazioni del suolo, per quanto riguarda la centrale, “sono risultati più del doppio di quelli previsti da Snam”. E’ comunque difficile credere a quanto affermato da Doglioni, e cioè che lo studio INGV sulla sismicità riguardante il metanodotto sarebbe pronto entro il 2024. Se ci sono voluti più di due anni per lo studio sulla centrale, come è possibile che in così breve tempo si possa completare lo studio sismico su un tracciato di oltre 160 chilometri? E poi, perché escludere i territori, anch’essi gravati dal rischio sismico, degli altri due tratti della Linea Adriatica, Foligno – Sestino e Sestino – Minerbio? Solo perché la Snam ha fretta di incassare i soldi del PNRR che aspetta dall’Europa?
Ci auguriamo- conclude Pizzola- che lo scenario delineato con chiarezza da Presa Diretta – che ieri sera ha portato all’attenzione di tutti gli italiani una battaglia che i comitati conducono da oltre 16 anni, nel silenzio assordante di quasi tutta la classe politica – induca l’amministrazione comunale di Sulmona a rispettare gli impegni presi: si decida a presentare ricorso al Consiglio di Stato contro l’autorizzazione del metanodotto. Signor Sindaco, le ricordiamo che i termini stanno per scadere, mancano solo una decina di giorni. O non crede più nella giustezza di questa lotta? “.
7 Commentii
Bravo Mario sei il solo difensore di questa città
C’è stato qualche consigliere comunale,provincial,regionale o parlamentare che ha chiesto pubblicamente a Marsilio negli ultimi cinque anni perché a quel tavolo nazionale dove si parlava di metanodotto non si è presentato il Presidente della Regione ma ha delegato un funzionario magari con il foglietto in tasca per esprimere la poszione della Regione ?
Ora si capiscono tante cose perché in campagna elettorale il mese scorso Marsilio non si è presentato a Sulmona a raccontare le cose fatte per la nostra città
Non sono d’accordo con il sig.Salvatore e forse Marsilio ha fatto anche bene a non fare nulla tanto i sulmonesi lo avrebbero rivotato comunque
Bella trasmissione quella di ieri sera su Rai3 che ha fatto aprire gli occhi ( speriamo) a tanta gente e toccare con mano una realtà che in tanti fanno finta di non capire. Eppure dietro questi progetti si muove un mondo di risorse che potrebbero essere utilizzate meglio e in maniera piu’ utile per i bisogni la gente a cominciare da quelli della sanità
Eppure mi pare di ricordare che la Giunta regionale guidata da D’Alfonso in piu’ occasioni si era schierata in difesa di Sulmona, contro il metanodotto e la centrale. Se non ricordo male mi sembra che aveva resistito al Governo sullo stesso prolema. E’ vero o no ?
Siamo alle solite nella politica dei giorni nostri dove i meriti sono sempre di chi si trova a guidare oggi mentre le colpe,i ritardi e le scelte sono degli altri. E.. questi sono i risultati