Sulmona, 30 aprile– “Siamo sulla buona strada, i dati certificati da Istat e ANPAL dimostrano che l’Abruzzo ha fatto molto in questi anni per favorire la crescita dell’occupazione e per migliorare la situazione soprattutto riguardo alle categorie più deboli, come donne e giovani”. Lo ha detto, questa mattina, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, nel corso della conferenza stampa, che ha tenuto a Pescara, nella sede dell’assessorato al Lavoro ed alle Attività produttive, insieme all’assessore Tiziana Magnacca, per illustrare i dati occupazionali relativi all’anno 2023 e le iniziative in materia di sicurezza del lavoro e di politiche attive che sono in cantiere.
“Appena due anni fa – ha ricordato Marsilio – in Abruzzo il divario tra uomini e donne, in termini di percentuale di occupazione, era di oltre il 22% a favore degli uomini. Oggi, invece, la differenza si attesta al 18%, con un recupero di ben 4 punti percentuali rispetto al divario di genere. Inoltre, – ha aggiunto – si registra quasi il 5,3% di donne occupate in più rispetto al 2021 ed un tasso di occupazione complessivo in crescita, pari al 61,3%, che avvicina molto la media abruzzese a quella nazionale. Questo significa agganciare un treno che va veloce grazie anche alle politiche che il governo Meloni sta portando avanti e che, proprio oggi, verrà rafforzato con un decreto che tutti attendiamo e che siamo pronti a mettere in pratica nella nostra regione”.
Tuttavia, il presidente Marsilio, non ha nascosto che “c’è ancora molto da fare soprattutto in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro” e, a tal proposito, si è detto “pronto ad uno sforzo ulteriore perché i dati sono piuttosto negativi”.
“L’ultimo anno – ha detto il presidente della Giunta – è stato davvero molto brutto da questo punto di vista ed è nostro compito capire se si tratta di episodi sfortunati o se c’è un problema strutturale nelle modalità in cui vengono esercitati i controlli. Purtroppo, – ha rivelato Marsilio – come Regione non abbiamo strumenti diretti per intervenire perché gli ispettorati del lavoro non dipendono da noi. Però, siamo parte attiva di un processo volto a migliorare le condizioni di lavoro e, – ha concluso – come è avvenuto con il protocollo d’intesa siglato con l’INAIL e con tutte le associazioni di categoria, continueremo ad operare in questa direzione con ancora maggiore attenzione e determinazione”.